Grigna Meridionale - Torre Cecilia - Fahrenheit 451

Schede primarie

Grigna Meridionale - Torre Cecilia - Fahrenheit 451

Difficoltà: 
VI+ e A1
Sviluppo: 
150m
Gruppo Montuoso: 
Grigne
Località di Partenza: 
Piani Resinelli (LC)
Quota di Partenza: 
1200m
Quota di attacco: 
1700m
Punti di appoggio: 
alla partenza i bar dei Piani Resinelli, e il rifugio Rosalba nei pressi della parete.
Quota di vetta: 
1800m
Avvicinamento: 
1h30'
Tempo di salita: 
3h30'
Tempo di discesa: 
1h
Esposizione: 
Ovest
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
da tarda primavera a inizio autunno
Data ripetizione: 
29/09/2019
Attrezzatura e materiale: 

Soste attrezzate con due Fix resinati da collegare. In via presenti chiodi e spit. Necessario una serie completa di friends fino al N°3 Bd (eventualmente doppiare il 0,75); martello e chiodi sono serviti per piantare e poi togliere un chiodo sul tiro dell’artificiale.

Descrizione avvicinamento: 

Dal Pian dei Resinelli attraversare in auto il piazzale e giungere alla chiesetta dove si svolta a destra e si imbocca la strada centrale delle tre strade presenti, seguirla lungamente in discesa (tornanti) e giunti in prossimità del vecchio campeggio imboccare la strada sterrata sulla destra (un po’ accidentata) che si segue fino a uno slargo dove parcheggiare.

Prendere ora la strada in salita che poi spiana e conduce a una discesa che porta a un canalone detritico che si attraversa e si risale dell’altro versante, oltrepassare la palina che indica il torrione Costanza ignorandola e continuare, ignorar anche la palina del “Sentiero dei morti” e continuare ora per sentiero che sale costantemente costeggiando il torrione Pertusio e prosegue verso il rifugio Rosalba. Giunti nei pressi della parete del torrione Cinquantenario seguire una traccia he taglia per il canalone e porta alla base del suo versante occidentale (lasciare qui gli zaini). Proseguire costeggiando il torrione e salendo per lo zoccolo alla base della parete Ovest della Torre Cecilia fino ad attaccare sulla forcella che si forma con un piccolo torrioncino al di sotto di un colatoio con roccia dubbia, spit alla base.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Salire a destra del fix su roccia dubbia fino a rispostarsi a sinistra su canale con tratti di roccia friabile fino a vincere uno strapiombino sulla destra (cordoni) e rimontare su terreno più facile fino a sostare.  30Mt., VI+
  • 2° tiro: salire nel colatoio sopra la sosta vincerlo con passo impegnativo e al terzo spit uscire nettamente a destra fino alla sosta. 15 mt, V
  • 3° tiro: sopra la sosta su bella roccia fino a raggiungere il diedro poco protetto che si segue verso sinistra con passi impegnativi fino sotto un risalto (chiodo), vincerlo e rimontare su terreno più adagiato che porta al terrazzo di sosta. 35 mt, VI
  • 4° tiro: per placca in leggero diagonale verso sinistra fino al terzo chiodo dove si traversa nettamente a sinistra fino in sosta. 20 mt, IV
  • 5° tiro: sopra la sosta a un chiodo e poi traversare a sinistra sino a prendere il primo fix su muro verticale, proseguire ora in faticosa scalata in artificiale fino a prendere una fessura obliqua e uscire sempre in artificiale prima su chiodi e poi su friends fino alla nicchia di sosta. Noi abbiamo usato anche chiodi e martello altrimenti raggiungere il fix prima dell’inizio del traverso sarebbe stato veramente molto difficile. 20 mt, IV e A1
  • 6° tiro: in traverso verso destra con passo molto aereo fino a rimontare un muretto con chiodo e giungere a un mugo e proseguir dritti su ghiaie fino alla sosta dello spigolo Marimonti. 30mt, IV poi II.
Discesa: 

Noi da qui siamo scesi in doppia ma conviene proseguire sino in vetta e scendere dalle doppie sul versante nord Orientale (spigolo crocetta)

Di seguito la soluzione da noi seguita: Una doppia fino a una cengia su cui ci si sposta a destra viso monte e si intercetta la sosta da cui con un'altra doppia si giunge ad un'altra cengia e con traverso esposto (II) verso sinistra viso monte si intercetta un'altra doppia che in meno di 30mt porta alla base della parete.

Primi salitori: 
S. De Toffol, J. Palacios, F. Milanesi
Ripetizione di: 
Luigi Mauri e Giuseppe Milesi
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.