Quest'anno è arrivato anche per me il momento di cedere alla sofferenza delle autostrade per cercare del ghiaccio; il comandante Milesi per sfuggire agli effetti del caldo settimanale ha spinto le sue mire colonialistiche fino alla lontanissima Gressoney, ai confini del mondo conosciuto. Tra gli sfortunati al suo seguito ci siamo io, il Bitumiera e Claus.
Il ritrovo viene di nuovo deciso dal partito unico Milesi, che verrà signorilmente prelevato presso la sua abitazione alle ore 5.30, raccomandandoci di non farlo attendere. Per noialtri miserabili invece il ritrovo sarà alle 5 al Bione, dove il partito dei narcolettici impone la guida al bituminerà per poter dormire
Prelevato il comandante in prefetto orario partiamo e subito io mi addormento, prima di essere svegliato da un boato che fa tremare il furgone. Ripresi i sensi capisco che il bituminerà tentando di prendere il punto di corda in una curva ha invece preso lo spigolo di una casa, provocando gravi lesioni al suo Opel combo.
"Noi prima facciamo dei buchi poi li riempiamo di stucco", interviene Claudio con una citazione di Kubrick che nemmeno lui ricorda di aver mai inserito in un film. Il viaggio prosegue fino a un bar, dove sperimentiamo la terribile ristorazione della val d'Aosta.
Finito il tempo delle brioches ci incamminiamo su buona traccia e poi su pista da fondo, dove sentendomi un ciclista non rispetto la fila indiana e vengo ammonito dal comandante.
Raggiungiamo la base di Big ice fall, io e Bitumiera scendiamo a questa fermata, mentre i restanti ravaneranno penosamente nella neve alta per raggiungere un’altra colata magra e poco invitante.
Parte Bitumiera sul primo tiro, che si rivela in condizioni più che dignitose, parto io sul secondo tiro, dove inizio a litigare con terribili croste, distaccandone parecchie, con totale disappunto del compagno in sosta. Sorpasso un tizio agonizzante a metà tiro e faccio sosta dopo 70m (beninteso, con corde da 60). Altro facile tiro del Bitumiera che si ferma alla base del tiro finale, anche esso a tratti crostoso e che mi impegnerà alquanto.
Mentre recupero il Bitumiera sento un frastuono e una piccozza che vola nell'aria fino alla base del tiro. Black Hawk abbattuto, Black Hawk abbattuto! Il capocordata dei ragazzi che seguono è volato! Viene presto calato e recupera la sua piccozza, che non potrà quindi essere oggetto di sciacallaggio da parte mia.
Da qui facciamo due doppie su larici, fino alla S1 dove con tanta, ma tanta fatica e diversi insulti del Bitumiera al mio rampino costruiamo un abalakov per l’ultima doppia. Scendiamo al tumefatto Opel combo dove rincontriamo il resto del plotone che riferisce condizioni impegnative sulla loro cascata. Da qui altro giro nella terribile ristorazione valdostana e via verso la patria.
Da Maraja è tutto, linea allo studio