Venerdì mattina, l'organizzazione del sabato mi richiede una lunga pausa caffè a lavoro, nella quale io e Cerio95, noto youtuber, nonché ambassador del D(ai)F(iga) sport specialist, cerchiamo una destinazione che ci consenta di ragliare su ghiaccio nonostante le temperature africane. La soluzione al rompicapo arriva durante la seconda pausa caffè, in cui una telefonata dell'impetuoso Marco Polini decide la destinazione sulla base della sua BPCO che gli impedisce lunghi avvicinamenti. Alla compagnia dell'anello si uniranno anche Halecs, aka Taceno Machine, e Teo, aka Profugo della Segantini.
Alle ore 6 sono al bione in una puntualità che non è da me, e dopo pochi minuti vengo raggiunto da Cerio a bordo della sua lattina. Da qui andiamo a Biosio a incontrare il resto del plotone, che decreterà che non sarò io a guidare, in quanto la mia lentezza sulla SS36 non sarebbe tollerata dalla ciurma. Si mette quindi al volante Marco che dopo aver percorso la superstrada a MAC 3 si ferma davanti a un bar dove ci faremo colazione con caffè e krapfen. Tutti tranne Teo, che sentendosi Keith Richard decide di iniziare la giornata con una Vecchia Romagna con ghiaccio.
Puntiamo al passo San Marco dove però la nostra salita viene interrotta dalle transenne che bloccano la strada. Qui il punk che c'è in me decide di forzare il blocco, ma proprio mentre sposto le transenne arriva un camionista che mi redarguisce. Colto sul fatto intavolo una trattativa, in cui mi guadagno la sua omertà nei confronti dell'ANAS, e possiamo quindi proseguire la guida fino al parcheggio, da cui in 15 minuti siamo alla base della cascata.Nonostante il caldo le condizioni sono non solo accettabili, ma addirittura buone, non scontato di questi tempi (vedi report "La grande botta")
Le cordate si dividono nel team Valsassina, dove Halecs e Teo verranno sverginati alla loro prima esperienza da capicordata, e al team caiani, dove io e Cerio saliremo a tiri alterni. La cascata scorre senza intoppi, se non qualche critica da parte dello youtuber alla mia sosta mobile con cordino statico. Arriviamo in cima dove il mio compagno mi dissuade dal rubare il cordino di sosta, e pronti via due rappelle e siamo a terra. Da qui notiamo un canale da parte alla cascata con una colatina di ghiaccio: decidiamo di attaccarlo. Dopo un primo tiro su ghiaccio amministrato dall' Ambassador DF tocca a me; salgo per facili balze fino a un bivio, dove su consiglio di Cerio scelgo la variante piu brutta, che regala ancora qualche facile ma divertente passaggio su ghiaccio e misto. Due rappelle e attacchiamo un altra breve colata, prima di ricongiungerci con gli altri.
Scendendo troviamo l'insegna del bar Flora, ci scambiamo uno sguardo e decidiamo di andare a vedere questa Flora dal vivo. Ahimè si rivelerá essere una vecchietta di 60 anni, ma la cucina è ottima. Dopo aver riempito l'apparato digerente ci rimettiamo quindi in viaggio verso le terre lacustri..
Da Maraja è tutto, alla prossima.