Monte Spedone - Parete della Fracia - Corti di Destra

Schede primarie

Monte Spedone - Parete della Fracia - Corti di Destra

Difficoltà: 
VII-; VI e A0
Sviluppo: 
150m
Gruppo Montuoso: 
Resegone
Località di Partenza: 
Frazione Oneta, Carenno (LC)
Quota di Partenza: 
580m
Quota di attacco: 
700m circa
Quota di vetta: 
931m la cima, la vie esce a circa 800m
Avvicinamento: 
45'
Tempo di salita: 
3-4h
Tempo di discesa: 
1h
Esposizione: 
Sud-Ovest
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Le mezze stagioni, o le calde giornate invernali
Data ripetizione: 
29/04/2024
Attrezzatura e materiale: 

Via decisamente alpinistica, per una ripetizione servono dadi e friends fino al N°2 BD, qualche micro può essere utile.

Noi non avevamo martello e chiodi ma consiglio vivamente di portarli, molti chiodi o ballano o sono marci, uno di essi è tornato a casa con me, senza problemi avrei potuto riportarne a casa altri 3 o 4.

Descrizione avvicinamento: 

L'avvicinamento non è semplice, ha tratti pericolosi e risale corde fisse da verificare per quanto possibile.

Da Calolziocorte seguire per Carenno, dopo alcuni tornanti, in corrispondenza di un ampia curva verso destra, prendere sulla sinistra via Oneta che conduce in breve all'omonima frazione. Parcheggiare prima di essa in un ampio spiazzo sterrato.

Dal parcheggio prendere una traccia che traversa sopra le case e raggiunge la strada cementata che si segue in salita fino alla fraz. Erola. Giunti ad essa, salire tra le case e prendere una viottola a sinistra che poi diviene traccia nel bosco, giunti a un trivio prendere il sentieri di mezzo che sale verso sinistra viso monte, percorrerlo lungamente in salita seguendo ometti e bolli rossi fino ad arrivare nei pressi delle pareti dello Spedone. Una volta nei pressi della parete scendere leggermente costeggiandola fino a che una freccia rossa sulla parete indica di scendere. Dalla freccia abbassarsi per ripida esile traccia terrosa nel bosco per circa 30m e poi obliquare verso destra viso valle passando dei tratti vegetati, scendere ancora ripidi su riva terrosa fino a spostarsi di nuovo a destra viso valle  verso la parete e dopo poco individuere delle corde fisse. Una corda va in orrizzontale, noi invece seguiamo quella sulla destra che sale ripida tra gli alberi, dopo essere saliti circa 15-20m, si comincia a traversare verso sinistra viso monte seguendo la corda fino a giungere all'attacco nei pressi di un ampio diedro/canale che delimita sulla destra la parete.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Puntare un diedrino, uscirne quasi subito a sinistra per fessura e selci e puntare in diagonale a delle piante cordonate e chiodi, traversare ora su erba verso sinistra e poi sostare su terrazzino. V; 35m.
  • 2° tiro: traversare delicatamente a sinistra salire poi in diagonale su roccia molto bella, traversare di nuovo a sinistra ad un terrazzino esposto ed erboso per poi salire una grossa lama staccata fino a sostare su 6 chiodi in cima ad essa. VI; 25m.
  • 3° tiro: traversare a sinistra facilmente fino a uno spuntone, dritti a due chiodi dove si traversa verso sinistra fino ad un diedrino che si sale. Al suo termine si rimonta sempre verso sinistra, oltrepassare una pianta e raggiungere i 3 chiodi di sosta. VI+; 25m.
  • 4° tiro: traversare lungamente a sinistra su roccia mediocre con chiodi vetusti fino a puntare verso un chiodo più in alto e a una pianta, la si supera puntando ad un successivo arbusto, sorpassalro e puntare in diagonale a sinistra alla sosta. La sosta è su 3 chiodi di cui 2 ballerini e 1 vecchissimo, noi abbiamo per errore e per fortuna sostato a una pianticella 3 metri sotto la sosta corretta. VI; 30m.
  • 5° tiro: Salire alla fessura con alcuni chiodi vicini ma dubbi. superarla con arrampicata sostenuta e aggettante per poi tendere leggermente a destra a una pianta, tornare a sinistra su roccia dubbia ed erba fino a sostare su pianta in cima alla parete. VII-; 30m.

Note:

Via estremamente alpinistica su una parete poco frequentata e con chiodatura vecchia e insicura (vedi foto). La via richiede parecchia capacità di orientarsi in parete e buone conoscenze alpinistiche. La roccia sulla via è estremamente varia, nella prima parte da buona a ottima ma nella seconda parte la qualità degrada notevolmente e occorre prestare parecchia attenzione.

Discesa: 

La discesa da noi seguita è differente da quella descritta su altre relazioni, di seguito la discesa da noi percorsa.

Dall'uscita della via salire per esile traccia stando nei pressi della cresta fino ad intercettare il sentiero che sale da Erve. Seguire il sentiero in discesa tenendo poi la sinistra, raggiunta una radura si scende nel bosco sulla destra viso valle e si raggiunge una strada sterrata. Seguire la sterrata verso sinistra, dopo poco si stringe e diviene mulattiera che scende a tornanti fino a raggiungere la strada provinciale 180 per Erve. Seguire ora la strada in discesa passando sotto la parete, quando la strada gira verso destra, individuare una traccia nel bosco che prima sale e poi viaggia a mezza costa fino a raggiungere la strada cementata che da Rossino sale ad Oneta, seguirla in salita fino ad Oneta e quindi all'auto.

Primi salitori: 
Augusto Corti e Angelo Longoni 18 agosto 1936
Ripetizione di: 
Gigi e Becks
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.