Val di Mello - Scoglio della metamorfosi - Luna Nascente

Schede primarie

Val di Mello - Scoglio della metamorfosi - Luna Nascente

La via vista dal sentiero di discesa
Difficoltà: 
VII o VI e A0
Sviluppo: 
340m
Gruppo Montuoso: 
Masino - Bregaglia
Località di Partenza: 
San Martino in Valmasino
Quota di Partenza: 
920m
Quota di attacco: 
1480m
Punti di appoggio: 
vari rifugi in val di mello
Quota di vetta: 
1700 circa
Avvicinamento: 
1h15'
Tempo di salita: 
5-6h
Tempo di discesa: 
1h30'
Esposizione: 
Sud
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Primavera - Autunno
Data ripetizione: 
01/06/2014
Attrezzatura e materiale: 

Via classica attrezzata a soli radi chiodi, soste ottime sempre su chiodi. Portare una serie di dadi e di friends fino al 4DB (utile ma non indispensabile), doppiare le misure medio piccole (dallo #0,5BD al #1BD).

Descrizione avvicinamento: 

Dalla frazione di San Martino (Val Masino) raggiungere la riserva naturale della Val di Mello.

1. Mediante autovettura (costo 10€ a macchina, divieto di transito nei week-end da maggio a ottobre e tutti i giorni daluglio a agosto).

2. Mediante il servizio navetta, attivito tutti i giorni in cui vige il divieto di accesso alle vetture non autorizzate(orari 8:00-18:00).

3. A piedi, da San Martino, circa 250 m di dislivello, 30’.

Raggiunta la Val di Mello, percorrere il sentiero che attraversa tutta la valle superare la località “Cà di Carna“ subito dopo il "Bidet della contessa" prendere un sentiero che sale sulla sinistra e si inerpica nel bosco fino a raggiungere la struttura denominata "Sarcofago", proseguire sul sentiero verso sinistra fino a raggiungere la cascata del torrente Qualido. salire ora ripidamente nel bosco fino alla sommità del settore denominato "Dimore degli Dei". Qui salire fino alla base della parete superiore detta "Scoglio della Metamorfosi" e costeggiarla fino a giungere all'attacco della via, poco prima della fine della struttura in corrispondenza di una piccola grotta.

Salire per ficili risalti fino a una pianticella dove si fa sosta per la partenza del primo tiro.

PS. è possibile raggiungere l'attacco salendo prima la via Il Risveglio di Kundalini

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: dalla piantina salire fino al tettino solcato da una fessura che si sfrutta (tirando il chiodo e il dado incastrato) per rimontare il muretto giungendo così a un terrazzo che seguito verso sinistra porta alla sosta su cordoni sull'esile cengia. 20m, VII o VI e A0.
  • 2° tiro: spostarsi a sinistra nel facile camino, salirlo brevemente fino a rinviare un chiodo, non proseguire dritto (via Polimagò) ma spostarsi sulla parete di destra seguendo la esile fessura rovescia sotto il tetto (numerosi chiodi) fino al termine di esso. Aggirare il tetto e salire per pochi metri lungo la fessura fino a sostare su chiodi (sosta molto scomoda). 20m, VII o VI e A0.
  • 3° tiro: seguire la fessura ad arco fino al suo termine e traversare a destra alla sosta su terrazzino. 35m, V+.
  • 4° tiro: salire la fessura sopra la sosta (noi abbiamo seguito quella di sinistra), una volta aggirato lo spigolino e continuare per fessura con arrampicata sostenuta. 40m, VI+.
  • 5° tiro: continuare per fessura fino ad aggirare un tettino e poi ancora per lama fessura fino alla sosta. 40m, VI-.
  • 6° tiro: il tiro de "l' occhio di falco". Salire la fessura di destra senza raggiungere i cordoni posti in alto, all'altezza dei cordoni presenti sulla fessura di sinistra traversare facilmente in placca fino a raggiungerli. Scendere per bella lama fino quando una serie di bei quarzi permette di traversare nuovamente a sinistra a prendere la larga fessura che si segue lungamente fino in sosta (quest'ultima fessura è proteggibile solo con frind 4BD). 45m, VI.
  • 7° tiro: seguire lungamente la fessura che diviene via via più esile fino alla sosta (fare un uso parsimonioso dei Friend). 50m, V.
  • 8° tiro: una volta qui esistono varie possibilità di uscita, noi abbiamo seguito la più comune. Dalla sosta traversare lungamente a sinistra per vene di quarzo fino a trovare una fessura che sale verso destra dove si sosta su friend. 40m, III+.
  • 9° tiro: salire la fessura e giunti a un chiodo abbandonarla e proseguire in placca in diagonale verso sinistra trovando i punti più deboli fino a raggiungere le piante sommitali. 55m, V poi III.
Discesa: 

All'uscita salire per tracce fino a che non si giunge in radure pianeggianti, qui prendere una traccia verso destra (non la prima che si incontra) che porta al canale di discesa. Scendere prestando attenzione seguedo la tracca che porta sul lato sinistro del canale e per ripido sentiero si ritorna alla base della parete. Da qui a ritroso per il sentiero di avvicinamento si ritorna a valle.

Primi salitori: 
Antonio Boscacci, Mirella Ghezzi, Graziano Milani
Ripetizione di: 
Enrico Monti; Luigi Mauri; Luigi "Ciccio" Maspero
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.