Pizzo Marta – C'era una volta il sentiero dei Walser

Schede primarie

Pizzo Marta – C'era una volta il sentiero dei Walser

Difficoltà: 
6b (6a+ obbl.)
Sviluppo: 
250m
Gruppo Montuoso: 
Alpi Lepontine - Val d'Ossola
Località di Partenza: 
Valdo
Quota di Partenza: 
1300m
Quota di attacco: 
2200m
Punti di appoggio: 
Rifugio Miriam
Quota di vetta: 
2400m
Avvicinamento: 
1h 30'
Tempo di salita: 
4/5h
Tempo di discesa: 
1h 30'
Esposizione: 
Sud
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
09/09/2020
Attrezzatura e materiale: 

2 mezze corde, friend BD dallo #03 al #3, utile il #4 e doppio #1

Descrizione avvicinamento: 

Parcheggiata la macchina a Valdo , prendere la seggiovia che porta al sentiero verso il rifugio Miriam. Superati i primi ripidi tornati della strada bianca si arriva ad una falesia. Superarla e prendere una traccia a volte leggera che conduce verso il Pizzo Marta. Giunti al pendio morenico, risalire dritti gli sfasciumi fino ad arrivare alla parete. La prima via che si incontra è “il Gipeto”, la via “il sentiero dei Walser” si trova salendo ancora verso destro a breve distanza. All’attacco si riconosce un cordone che penzola all’interno di un camino.

Descrizione itinerario: 

Complessivamente una bella via, in un bel posto. Logistica comoda grazie alla seggiovia e al rifugio a breve distanza dalle pareti. Tiri lunghi e da proteggere quando possibile. Non lunga ma di soddisfazione.

  • 1° Tiro: Camino faticoso, uscita verso sinistra addomesticata da uno spit. Poi per placche fino in sosta. 40m 5c 2 spit.
  • 2° Tiro: Tiro chiave. Risalire la fessura verso destra, arrivati sotto al tetto, superarlo verso sinistra. Di nuovo per placche fino in sosta. 40m 6b 1 spit .
  • 3° Tiro: Superare un tratto erboso e risalire sfruttando una serie di lame che portano verso destra. Quando si è vicini alla sosta della via “il Gipeto” attraversare a destra e proseguire fino in sosta. 60m 5b+ 2 spit.
  • 4° Tiro: Attraversare la cengia erbosa che conduce alla parete successiva. Salire in diagonale fino a raggiungere il primo spit e dopo, spostarsi verso sinistra cercando il facile e risalire fino alla protezione successiva. Da li obliquare verso destra. Tiro di placca, impegnativo. 60m 5c 4 spit.
  • 5° Tiro: Il tiro più bello della via. Dalla sosta spostarsi verso sinistra, superare il tiro del “gipeto” caratterizzato da una larga fessura (6b con 2 spit) fino a raggiungere una fessura ad arco. Noi l’abbiamo risalita fino a quando ritorna verso destra e nella parte finale siamo usciti dalla fessura del Gipeto. Abbiamo fatto sosta alla fine della fessura, su una comoda cengia. La fessura iniziale è sprotetta ma ha ottime possibilità di protezione. 40m 5c/6a 1 spit (del Gipeto).
  • 6° Tiro: Dalla cengia andare a sinistra verso lo spigolo. Risalirlo fino alla sosta. IV+, 20 m 0 spit.
Discesa: 

Doppie, prima sulla via il Gipeto e successivamente su quella di salita

Primi salitori: 
F. Fratagnoli, P. Garanzini, M. Pellizzon
Ripetizione di: 
Marco G. e Ste R.
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.