Torre D'Ambièz - Anna
Schede primarie
Torre D'Ambièz - Anna
Normale dotazione alpinistica da ascensione su roccia. La via è attrezzata con fix alle soste, chiodi e rari fix di passaggio sui tiri. Portare una serie di Friends #0,3-#3 BD
Raggiungere San Lorenzo in Banale e qui seguire le indicazioni per il ristoro Dolomiti, percorrere la stretta stradina che attraversa l'abitato e si inoltra nei campi fino ad entrare della val D' Ambiez e parcheggiare nell'ampio parcheggio dopo il ristoro. Da qui si prende la carrozzabile in direzione del rif. Cacciatori, possibilità di usufruire della jeep Navetta al costo di 10€ cadauno (info e numeri sul sito del Rif. Agostini). Dal Rifugio Cacciatori prendere il sentiero in direzione del Rif. Agostini (cartelli) lasciando la carrozzabile; seguire il sentiero che sale ripido tra i Mughi per entrare poi in un pianoro e ricongiungersi alla carrozzabile poco prima del Rifugio.
Prendere il sentiero che parte da dietro il rifugio, evitare il primo bivio per la ferrata E. Castiglioni e proseguire per ripido sentiero. Poco prima che il sentiero spiani ed entri nella conca sotto la Cima d'Ambièz piegare deicsamente a sinistra in direzione della Torre d'Ambièz fino a giungere alla base di essa. La via attacca subito a destra di un grande canale chiuso da grossi strapiombi, cordino su chiodo ballerino a pochi metri da terra. A inizio stagione è possibile trovare piccoli nevai da attraversare per attaccare la via.
- 1° tiro: Salire il vago spigolo (chiodo con cordone visibile dalla base), oltrepassare un piccolo strapiombo e raggiungere la sosta sotto un grosso tetto giallo. IV+, 30m.
- 2° tiro: Dalla sosta salire l'evidente fessura posta sopra di essa, uscendone alla destra ed entrando in un diedro, che si supera per poi uscirne alla sinistra e superare un piccolo strapiombo. Da qui nuovamente a sinistra fino alla sosta. V, 30m.
- 3° tiro: Dritti per placca sopra la sosta, seguendo poi un diedrino. Al suo termine continuare verso sinistra per terreno sempre più facile fino ad una cengia dove si sosta. V, 50m.
- 4° tiro: Per facile terreno, in obliquo verso destra sotto un evidente diedro. III, 30m.
- 5° tiro: Risalire l'evidente diedro fino al suo termine, dove si sosta su un grosso masso. IV+, 50m.
- 6° tiro: Risalire la parete sopra la sosta, seguendo poi una fessura tendendo a sinistra. IV+, 40m.
- 7° tiro: Risalire verso la vetta, senza percorso obbligato su terreno sempre più semplice. III, 30m.
La discesa avviene con 3 doppie dalla vetta.
- 1° doppia: Breve calata di circa 30/35m tendendo a destra (viso a valle) fino a una sosta su fix e clessidre.
- 2° doppia: Calata di 40m con ultimo tratto verticale fino ad una cengia, dove si traversa verso destra (viso a valle) oltrepassando un grosso blocco appoggiato fino ad una nuova sosta su fix con cordone.
- 3° doppia: Breve calata di circa 30m in un canale fino un pendio detritico.
Scendere ora seguendo i numerosi ometti, prima verso sinistra poi obliquando verso destra, fino a raggiungere il sentiero che conduce al bivio poco sopra il rifugio che porta alla ferrata Castiglioni.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.