Monte Cimo - Diedro degli Elfi

Schede primarie

Monte Cimo - Diedro degli Elfi

Monte Cimo - Diedro degli Elfi
Difficoltà: 
5c, / 5b obbl, A0
Sviluppo: 
185m
Gruppo Montuoso: 
Prealpi Venete
Località di Partenza: 
Turan
Quota di Partenza: 
120m
Quota di attacco: 
150m
Punti di appoggio: 
locali nei dintorni
Quota di vetta: 
280m
Avvicinamento: 
10' min
Tempo di salita: 
2h 30'
Tempo di discesa: 
30'
Esposizione: 
Est
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Tutto l'anno, evitare le giornate estive più calde e quelle invernali più rigide.
Data ripetizione: 
02/10/2022
Attrezzatura e materiale: 

Normale dotazione alpinistica, necessarie 2 mezze corde da 60m per la discesa in corda doppia. Via attrezzata interamente a chiodi sui tiri e alle soste, ingaggio alpinistico. Se si vuole integrare, portare una serie di friend  #0,4 - #2 e cordini per allungare alcuni rinviaggi per evitare forti attriti

Descrizione avvicinamento: 

Da Affi procedere in direzione Rivoli - Brentino. Sulla strada principale parallela alla A22, superare l'abitato di Tessari e anche la chiesa "Cristo della strada" (posto sulla destra). Dopo un centinaio di metri si passa un sottopasso e subito sulla sinistra si parcheggia, nei pressi di una stradina che forma una curva a gomito, ove si trova una fabbrica (lasciare l'auto fuori dalla sbarra). Si segue la carrareccia a destra della fabbrica fino ad incontrare un traliccio della tensione. Lo si aggira verso destra, per vegetazione e ciottoli puntando a un secondo traliccio. La traccia in breve diviene marcata e segnata da ometti e bolli blu che si seguono facilmente fino all'attacco segnato dalla scritta "elfi".

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Salire dritti fino a uno strapiombino che si supera a destra. Traversare verso sinistra puntando al diedro ma senza entrarvici. Qui continuare ancora dritti superando una placca con alcuni bombè da superare. Raggiunti gli alberelli soprastanti, obliquare verso sinistra fino alla sosta su cordoni in clessidre e un chiodo. 40m. VI
  • 2° tiro: Salire seguendo l'evidente elf... diedro! A metà tiro ci si sposta verso destra fino alla sosta su cordoni in clessidre e un chiodo. 20m. V
  • 3° tiro: Alzarsi a destra della sosta e, con passo tecnico, puntare a spostarsi a sinistra nel fondo del diedro che si sale sfruttando le canne. Proseguire per facili risalti, un pronunciato bombè (attenzione, roccia delicata) e poi ancora per facili rocce fino alla sosta su clessidre con cordone e un chiodo 25m. V+
  • 4° tiro: Dritti sopra la sosta raggiungendo lo strapiombo sovrastante che si segue con un lungo traverso orizzontale su gocce fino alla sosta su 4 chiodi. 40m. III+
  • 5° tiro: Tiro chiave: dritti per placca obliquando verso destra, puntando al diedro (visibili chiodi). Risalire il diedro (punto chiave) raggiungendo dei facili risalti (attenzione, roccia delicata). Qui si traversa verso sinistra, raggiungendo un diedro/fessura bianco che una volta risalito conduce alla sosta su un pulpito sospeso a sinistra 35m. VI
  • 6° tiro: A sinistra della sosta si risale il breve diedrino e poi in verticale fino al bosco sommitale, dove si sosta su albero con cordone e libro di via. 25m. III
Discesa: 

Con 3 doppie attrezzate della vicina “Cielo del Nord” (da evitare in caso di altre cordate sulla via). Abbassarsi una decina di metri sulla sinistra (viso a valle) e tramite una breve corda fissa si raggiunge il primo ancoraggio di calata (resinati + anello di calata):

1° calata 32m: da S6 tenere leggermente la destra (viso monte) e poi scendere nel canale tra la Diedro degli Elfi e l’ultimo tiro della via Cielo del Nord fino alla S5 (resinati + anello di calata)

2° calata 32m: da S5 si scende verticalmente tralasciando la S4 e puntando più sotto a una sosta su una cengia, sempre su fittoni con catena e anello (da evitare i due resinati non collegati che si incontrano)

3° calata 60m precisi: si buttano le corde verso destra (viso a valle) evitando gli alberelli sottostanti. Giuntici sopra si tiene la sinistra (viso a monte) superando una serie di strapiombini fino alla base, vicino al sentiero.

Qui noi abbiamo seguito il sentiero verso sinistra (viso a monte) tornando sulla via dell'avvicinamento.

Primi salitori: 
Matthias Stefani in autosicura (in 3 giornate maggio 2018)
Ripetizione di: 
Giuseppe Milesi e Laura Cavasin
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.