Anfiteatro di Ciabriera – Cascata Limo Nero
Schede primarie
Anfiteatro di Ciabriera – Cascata Limo Nero
Difficoltà:
WI 3+ / II
Sviluppo:
200m
Gruppo Montuoso:
Alpi Cozie - Val Varaita
Località di Partenza:
Sant'Anna di Belino - CN
Quota di Partenza:
1812m
Quota di attacco:
2000m
Punti di appoggio:
Rifugio Meleze
Quota di vetta:
2200m
Avvicinamento:
1h
Tempo di salita:
2h 30'
Tempo di discesa:
30' per le doppie fino alla base
Esposizione:
Est
Tipo di roccia:
Gneiss
Periodo:
Inverno
Data ripetizione:
02/01/2025
Attrezzatura e materiale:
NDA per una salita su cascata. Portare 2 mezze corde da 60m, viti da ghiaccio, anelli di cordino; soste attrezzarte a spit con catena e anello per doppie.
Descrizione avvicinamento:
Cascate visibili dal rifugio, raggiungibile in auto. Limo Nero è la seconda da dx ed è la più continua delle cascate di Pian Ceiol. Dal termine della strada proseguire nel vallone fino a Pian Ceiol, da dove appaiono evidenti le cascate, calcolare da 45min a 1h30 in base a dove si riesce a lasciare l'auto e in funzione dell'innevamento.
N.B. dopo abbondanti nevicate pericolo valanghe molto alto, da evitare.
Descrizione itinerario:
- L1: si sale a piacimento il largo muro basale, sosta a 3 ch. nei pressi del grande masso in centro alla cascata, 60m
- L2: si sale verso sx, quindi si affronta un muretto più ripido (80/85° per qualche metro) e quindi su pendenze minori si obliqua via via verso sx fino alla sosta a fix con catena tutto a sx e un po’ più in basso rispetto al salto di ghiaccio successivo, 50m
- L3: si prosegue su pendenze meno sostenute fino ad un risalto più ripido (max 80° per qualche metro), sosta a sx su fix con catena (scomoda da raggiungere con poca neve), 50m
- L4: si supera il muro sovrastante la sosta (80°) quindi si prosegue su pendenze più abbattute (qualche risalto a 75/80°) fino a raggiungere il pianoro d’uscita, sosta tutto a sx dietro un spigoletto roccioso (fix con catena)
Discesa:
Due possibilità:
- 4 calate da 60m.
- possibile (ma sconsigliato) scendere dal sentiero delle Barricate, traversando lungamente sopra le cascate e poi raggiungendo il sentiero dopo aver oltrepassato alcune baite abbandonate (molto pericoloso con neve o placche a vento). NON VERIFICATO DA NOI
Primi salitori:
E. Cavallo, G.C. Grassi e G. Segato 15/03/1981
Ripetizione di:
Giuseppe Miesi e Federico Mariani
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.