Sabato, dopo molti dubbi sul da farsi domenica, decido di unirmi a degli amici (Buso, Paola, Enri e Marghe) e infiltrarci sul pullman del corso di scialpinismo del CAI di Valmadrera.
La partenza è in tipico stile "caiano", 6AM in punto al parcheggio di Lecco Bione.
Passa a prendermi Buso e come al solito non mi sveglio... salto giù dal letto e in 8 minuti d'orologio sono in auto, direzione Lecco.
Saliamo sul pullman e dopo la solita sosta a Chiavenna per la colazione, arriviamo allo Julierpass.
La giornata è incredibilmente calda e a 2200m di prima mattina siamo appena al di sotto degli 0°C.
Saliamo velocemente in vista del lago di Grevasalvas e dopo una breve discesina, lo attraversiamo.
Ricominciando a salire verso il passo di Grevasalvas, battendo traccia insieme ad altri compari di gita.
Ad un certo punto, mentre siamo su un piccolo traversino, un piccolo pendio cede sotto il peso delle tre persone davanti a me che scivolano innocuamente verso la valletta sottostante insieme a un sottile strato di neve.
Per fortuna si tratta di una slavinetta del tutto innocua che tuttavia ci fa rizzare le antenne sulla condizione della neve non proprio ottimale.
Poco prima del passo ci fermiamo ad attendere il grosso del gruppo e decidiamo di accontentandoci di salire al passo per via della situazione non troppo sicura dei pendii che portano in vetta.
In breve arriviamo al passo e ci fermiamo a rinfocillarci sotto un sole primaverile, con davanti agli occhi una bellissima vista sulle cime retiche.
La discesa è da dimenticare, neve bagnata e pesantissima, con chiazze di erba e arbusti che spuntano qua e la.
Arriviamo all'abitato di Grevasalvas e li ci godiamo la giornata primaverile mentre istruttori e allievi del corso si esercitano sulla ricerca ARTVA.
Dopo una breve discesa arriviamo al pullman. Prima di partine compaiono birra, vino, pane , salame e dolci che ci fanno passare in poco tempo la delusione di una brutta discesa dandoci la carica per le 4 ore di viaggio dovute alle solite interminabili code della SS36.
(Racconto e foto del socio Luigi Mauri)
