Martedì scopro di avere il giovedì libero dal lavoro e cerco subito un socio per scalare un po'. Come al solito scrivo a quelle persone che spesso hanno giornate libere in settimana ma nessuno mi sa dare garanzie quindi mando un messaggio sul gruppo Whatsapp degli istruttori della scuola e subito mi risponde Marco: "se torniamo per le 16.00 ci sono io".
Subito comincio a cercare una via che vada bene ad entrambe, visto che scaliamo su difficoltà differenti, trovarne una adatta nel lecchese non è semplice. All'inizio penso alla "Istruttori" in Antimedale ma forse è troppo per Marco e poi è unta e io l'ho già salita. Penso all'Angelone ma non ho molta voglia di andarci poi alla fine penso: "andiamo sull'altra sponda del lago, andiamo a Valma".
Il posto più bello in zona Valmadrera è il Corno Rat ma li le difficoltà si innalzano parecchio, l'unica via non troppo sostenuta è la classica, la prima via della parete, la "Dell'Oro". Cerco la relazione e trovo scritto "VI o V+ A0", massì Marco ce la fa.
Pensandoci bene, mi accorgo che io e Marco raramente abbiamo scalato insieme. Una volta quattro o cinque anni fa al rifugio Dalmazi, nella zona del Bianco, e poi...? E poi esattamente 9 anni fa quando io ero allievo del XXXII corso di alpinismo. Me lo ricordo ancora perfettamente quel giorno, eravamo li vicino, sulla cresta OSA al Moregallo e Marco mi portava a fare la mia prima vera Via, lui era il mio istruttore e io lo seguivo cercando di rubargli l'arte.
Oggi, mentre salivamo, vedendo la crestina l'ho detto a Marco: "Marco circa 9 anni fa, mi stavi portando come allievo a fare la mia prima via, la cresta OSA". Lui era orgoglioso di avermi trasmesso questa passione e quando siamo arrivati all'attacco mi fa " Oggi sarai tu il mio istruttore, vai Gigiatto parti"
Il resto della giornata rimane nella nostra esperienza e ha poca importanza per voi.
(di Luigi Mauri con Marco Leveni)