Pizzo della pieve - Via dell'inglese
Schede primarie
Pizzo della pieve - Via dell'inglese
Ramponi, 2 picozze tecniche, uno spezzone di corda e qualche vite da ghiaccio / chiodo da roccia per le evenienze.
Raggiungere il paese di Primaluna. Si svolta verso sinistra in corrispondenza di un supermercato (Carrefour) e si prosegue in discesa fino a raggiungere il torrente Pioverna, superare il ponte in ferro e continuare dritti su strada sterrata e che diviene poi acciotolata fino ad un monumento degli alpini dove si parcheggia. Da qui si segue la strada cementata che conduce all’Alpe Piattedo (915 m.). Al termine della strada si prosegue lungo la mulattiera che conduce al Rifugio Riva. Da qui si prosegue per la mulattiera che sale dietro la chiesetta e che conduce ad un bivio. Si svolta a destra fino ad arrivare al “Prà del Giar”, prato attrezzato sotto la parete Fasana. Si attraversa il prato e si cercano le traccie (ometti e bolli rossi) che salgono nel bosco staccandosi alla sinistra del sentiero principale. Superare verso destra un tratto con dei grossi massi e uno successivo con numerosi mughi sino a giungere sotto la parete stessa. La via attacca in corrispondenza dell’intaglio tra la Parete Fasana e il Dente. 2h dal parcheggio.
Si esegue un traverso verso destra (viso a monte) su neve per raggiungere il canale dove attacca la via. Dopo aver risalito il canale si piega leggermente verso destra, seguendo sempre l’evidente itinerario. Si superano vari passaggi su brevi muretti ghiacciati mai oltre i 70° fino ad arrivare al termine della parete, dove è possibile uscire a destra per pendio oppure stare sulla sinistra, dove brevi passaggi su roccia e piccole goulotte conducono alla cresta sommitale.
2h/2h 30’ dall’attacco, molto variabili a seconda delle condizioni.
Dal termine della via è possibile raggiungere la vetta del Pizzo della Pieve mediante la cresta. Per la discesa occorre seguire il filo di cresta verso sinistra (viso a valle) che porta sul versante opposto a quello di salita fino a raggiungere un facile canale che percorso in discesa porta alla base della parete sud. Da qui si scende verso destra(viso a valle) raggiungendo il Pian di Zapel e la successiva Val Cugnoletta. Qui si scende tenendo sempre la destra, a ridosso di alcune bastionate rocciose. Poco prima del termine del canalone di discesa è possibile spostarsi lungo lo sperone di sinistra dove è possibile trovare alcune catene (in parte coperte dalla neve) che facilitano la discesa e portano al sentiero che seguito verso destra (viso a valle), conduce al Pas della Stanga e al Prà del Giar. Da qui si ripercorre il sentiero di avvicinamento fino al parcheggio.2h dalla vetta alla macchina.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.