Gran Sasso - Corno Piccolo - Monolito - Di Federico De Luca

Schede primarie

Gran Sasso - Corno Piccolo - Monolito - Di Federico De Luca

Difficoltà: 
VI- (TD)
Sviluppo: 
180m
Gruppo Montuoso: 
Gran Sasso
Località di Partenza: 
Prati di Tivo (Pietracamela , TE )
Quota di Partenza: 
2007m (arrivo funivia)
Quota di attacco: 
2500m
Punti di appoggio: 
Rifugio Franchetti 2433mt.
Quota di vetta: 
2655m
Avvicinamento: 
2h 45'
Tempo di salita: 
3h
Tempo di discesa: 
2h 45'
Esposizione: 
Est
Tipo di roccia: 
calcare
Periodo: 
Estate, autunno
Data ripetizione: 
10/07/2015
Attrezzatura e materiale: 

Via alpinistica protetta in modo tradizionale, sono utili i dadi e qualche friend medio-piccolo, chiodi sui tiri e alle soste.

 

Descrizione avvicinamento: 

A Prati di Tivo prendere la seggiovia fino alla Madonnina, seguire il sentiero per il rifugio Franchetti. Dal rifugio, guardando la parete est del Corno Piccolo, è facilmente identificabile la struttura chiamata Monolito che rappresenta la vetta vera e propria del Corno Piccolo. La grossa placconata del Monolito è appoggiata su una cengia erbosa. La via attacca sul bordo sinistro della cengia, sulla verticale di una larga fessura. Si può giungere in questo punto percorrendo una delle vie presenti sulla parte bassa della parete oppure, più semplicemente, risalendo un canalino e poi per roccette. Noi abbiamo scelto quest'ultima opzione.Dal rifugio Franchetti scendere il sentiero per portarsi nella conca con grossi massi. Attraversato il vallone puntare al canale detritico a sinistra del Monolito. Alla base del canale risalire le rocce di destra sino a raggiunge la base di un caminetto da risalire. Traversare a destra su una cengia, poi a sinistra su rocce fino un'altra cengia erbosa, puntare in direzione di una spaccatura, raggiungendo così la cengia alla base del Monolito, salire verso sinistra sin sotto la fessura dove attacca la via.

Descrizione itinerario: 

Via prevalentemente di placca su roccia fantastica, segue la logica della ricerca del “facile nel difficile”, girando e rigirando sulle immense placche, con esposizione vertiginosa.

  • 1° tiro : salire la larga fessura fino ai massi incastrati, quindi un caminetto obliquo a sinistra per goiungere sul pulpito dove si sosta. V+ 20mt.
  • 2° tiro : deciso traverso a destra su bellissima placca a buchi fin sotto alla verticale dello spigolo din un grosso strapiombo. Salire in verticale sino a raggiungerlo e proseguire brevemente per il diedrino fessurato raggiungendo la sosta. V, 35 mt.
  • 3° tiro :  non salire dritti, obliquare a sinistra sino allo spigolo. Aggirarlo e traversare a sinistra in placca per fin sotto una fessura formata da un masso sporgente. Superarla, alzarsi e piegare a destra raggiungendo una cengetta dove si sosta. V+, 30mt.
  • 4° tiro : alzarsi sulla placca a buchi con passo atletico e piegare subito a destra a raggiungere una fessura obliqua verso sinistra. Seguirla sino al suo termine segnato da un bombè, superarlo e proseguire dritti per placca e poi fessura sino alla sosta. VI-,40mt.
  • 5° tiro : la via Di Federico/De Luca è terminato, ora si prosegue per la via del Monolito. Seguire il canalino a sinistra della sosta, alla fine obliquare leggermente a destra per una placchetta, superarla, quindi a destra sino alla sosta. IV, 30mt.
  • 6° tiro : seguire il canale a destra della sosta fino alle rocce sommitali. Raggiunta la croce di vetta ed attrezzare la sosta. IV, 35mt.

 

 

Discesa: 

Dall'ultima sosta finale, traversare pochi metri a destra (sinistra orografica). Pochi metri in basso c'è una sosta con catena e maglia rapida (via Rosy). con tre doppie e si è alla base del Monolito. Da qui per lo stesso itinerario di salita fino ad una doppia (60 m) che permette di raggiungere la base della parete.

Primi salitori: 
Giampiero Di Federico ed Enrico De Luca nel 1980
Ripetizione di: 
Beppe, Alessio, Gigi e Ciccio
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.