Seconda Torre del Sella - Kasnapoff

Schede primarie

Seconda Torre del Sella - Kasnapoff

Difficoltà: 
V-
Sviluppo: 
350m
Gruppo Montuoso: 
Dolomiti; Gruppo del Sella
Località di Partenza: 
Passo Sella
Quota di Partenza: 
2244m
Punti di appoggio: 
Passo Sella
Quota di vetta: 
2598m
Avvicinamento: 
30'
Tempo di salita: 
4h
Tempo di discesa: 
1h 30'
Esposizione: 
Nord/Nord Ovest
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
22/07/2020
Attrezzatura e materiale: 

Normale dotazione alpinistica, utili 2 mezze corde da 60m. Via con soste attrezzate a chiodi. Qualche chiodo sui tiri, potrebbe tornare utile una scelta di friend #0,3 - #1.00, per integrare le protezioni presenti. Martello e chiodi non indispensabili.

Descrizione avvicinamento: 

Raggiungere il passo Sella, dove si parcheggia. Dal passo seguire il sentiero che conduce alla ferrata delle Mésules. Quando il sentiero passa nei pressi della II Torre del sella lo si abbandona per seguire una traccia che porta sotto la parete Nord. L'attacco della via è situato nei pressi di una cengia inclinata, a pochi metri dallo spigolo Nord-Ovest, dove è situata una piccola targa (in memoria di Habs Plank).

 

30' dal passo Sella

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Obliquare verso destra in leggera ascesa, fino ad un terrazzino con un muro verticale fessurato, che va risalito fino ad una cengia, che si traversa verso sinistra fino alla sosta. IV, 40m.
  • 2° tiro: Dalla destra della sosta risalire per qualche metro, seguendo il percorso più logico che tende poi a sinistra per poi rientrare nuovamente a destra dopo pochi metri. IV+, 20m.
  • 3° tiro: Dalla sosta spostarsi leggermente a sinistra e proseguire in verticale su placca molto lavorata. IV, 30m. (abbiamo unito L2 e L3)
  • 4° tiro: Traversare a destra, per poi risalire lungo un diedro fessurato fino ad una rampa, che sale verso sinistra, fino alla sosta. IV, 35m.
  • 5° tiro: Continuare nell'evidente rampa fino alla base di un diedro dove si sosta. IV-, 25m. (abbiamo unito L4 e L5)
  • 6° tiro: Salire obliquando verso destra, fino ad una zona leggermente strapiombante, che è possibile superare grazie ad un diedrino, alla fine del quale si trova la sosta sulla destra. IV, 35m.
  • 7° tiro: Dalla sosta proseguire obliquando verso destra fino a quando è possibile traversare a sinistra alla sosta successiva. IV, 15m.
  • 8° tiro: A destra della sosta della sosta, superare un piccolo strapiombo e poi proseguire per diedrini fino alla sosta su un caratteristico terrazino triangolare. IV, 25m. (abbiamo unito L7 e L8)
  • 9° tiro: Salire tenendo la destra, fino ad una nicchia con un marcato strapiombo, che si supera direttamente grazie ad una fessura. Proseguire poi per il diedro fino a quando si sdoppia, tenendo la sinistra fino alla sosta. V-, 40m. (noi abbiamo proseguito fino alla cengia, dove è possibile atrezzare la sosta su un chiodo e friends.)
  • 10° tiro: Proseguire in verticale fino ad una cengia detritica. Mantenersi poi sul lato nord dello spigolo (sinistro) e proseguire per facile paretina fino a raggiungere il filo dello spigolo. Sosta su spuntone, IV, 60m.
  • 11° tiro: Seguire la cresta, sempre più facile ed abbattuta fino alla vetta, sosta su spuntone. III, 50m.
Discesa: 

Dal libro di vetta abbassarsi di qualche metro fino a portarsi sul versante sud, opposto a quello di salita, in direzione della grossa parete gialla del Piz Ciavazes. La debole traccia conduce ad un caminetto, che è possibile scendere arrampicando (II/III°) oppure scendere con una breve doppia da 25m da un grosso anello su 2 fix. Raggiunta la sella alla base del camino si scende per traccia fino a raccordarsi con la normale alla I torre del sella, che seguita in discesa porta fino ad un ulteriore doppia atrezzata su fix e clessidra. é possibile effettuare una doppia da 30m fino al sentiero sottostante oppure scendere per sentiero e qualche passo di arrampicata (II/III°) fino alla base della parete. Da qui procedere verso destra (viso a valle) tornando velocemente al passo Sella su comodo sentiero. 

 

1h 30' dalla vetta al passo Sella 

Primi salitori: 
M. Zegler, Kasnapoff, 1913
Ripetizione di: 
Manuel Porro e Erika Molteni
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.