Pizzo Badile - Molteni
Schede primarie
Pizzo Badile - Molteni
2 mezze corde, friend BD dallo #0,3 al #2, 10 rinvii
Dal rifugio Gianetti prendere il sentiero che porta prima in direzione dello Spigolo del Cengalo e successivamente la traccia che conduce verso il nevaio sotto alla sud del Badile. Con percorso non obbligato arrivare alle placche basali e puntare ad un evidente “cengia a gradoni” ascendente verso destra dove attacca la via.
Bellissima classica che attraversa la parete sud seguendo il percorso più logico. Ottime soste che non richiedono rinforzo.
- 1° Tiro: III, 55m: diedro a gradoni verso destra, al termine un altro diedro verso sinistra porta alla sosta. Cordoni su spuntone.
- 2° Tiro: IV, 50m: a sinistra sulla rampa inferiore che si supera a metà lunghezza passando sulla seconda rampa. Sosta alla base del diedro.
- 3° Tiro: V, 45m: due diedri portano alla successiva sosta.
- 4° Tiro: III, 30m: per facili fessure, erbazzate, fino ad una sosta spit + chiod con cordone.
- 5° Tiro: IV+, 55m: stando a destra del “bottone”. Prima a sinistra per fessure e successivamente stando sul facile, salire una serie di placche un po’ sporche.
- 6° Tiro: IV+, 30m, rampa diedro fino al termine.
- 7° Tiro: V, 40m: diedro camino fino all’inizio del traverso
- 8° Tiro: V+, 30m: il traverso ha una corda fissa che permette il completo azzeramento. Al suo termine un diedro un po’ fisico porta ad una sosta a chiodi.
- 8° Tiro: “bis”, IV+, 10m: attraversare pochi metri verso sinistra e superare lo strapiombo ammanigliato che porta in sosta
- 9° Tiro: IV, 50m: sul filo di cresta
- 10° Tiro: IV, 50m: sempre sul filo e quando il bivacco è a vista, sulla destra di uno spuntone c’è la sosta.
- 11° Tiro: III, 25m: in cresta fino al bivacco.
Dal bivacco per facili roccette raggiungere la piramide di vetta.
Ci sono varie possibilità di discesa dalla vetta:
Scendere per la via normale sul versante italiano. (discesa da noi seguita)
Dall’ obelisco di vetta si scende per qualche metro in uno stretto camino (facile, ma ci sono svariati cordini per poter fare una rapida doppia) e si segue l’evidente sentiero della normale. Arrivati nei pressi di un camino/canale si incontra un primo anello cementato dove è possibile calarsi, oppure procedere arramicando in discesa con passi di II/III grado massimo per una quarantina di metri fino al sentiero che si segue nuovamente fino ad arrivare ad un altro anello cementato. Da qui ci sono 2 possibilità, continuare per la normale con varie calate e discesa per detriti (discesa da noi non seguita) oppure cercare una sosta a spit con anello di calata su un terrazino a destra (faccia a valle). Da qui ci si cala con una prima doppia nel canale per circa 45/50 m, fino alla sosta successiva sempre all’interno del canale ma posta su di un risalto roccioso sulla sinistra (faccia a valle) del canale stesso. Da qui calarsi per qualche metro nel canale fino a quando è possibile uscire sulla sinistra (faccia a valle in piena parete). La sosta successiva si trova sempre a 45/50 m. Le altre 4 calate sono lineari sulla parete con lunghezza sempre sotto i 50 mt, tranne l’ultima su due fix con anello che con 30 m porta direttamente alla base del nevaio basale. Da qui si traversa verso sinistra (faccia a valle) fino a reperire la traccia che porta al rifugio Gianetti (2h dalla vetta). Dal rifugio seguire l’evidente sentiero n. 21 che conduce ai Bagni di Masino (1172 m) in Val Masino. (4h dalla vetta).
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.