Tète d'Aval de Montbrison - Pilier Rouge Hebdo
Schede primarie
Tète d'Aval de Montbrison - Pilier Rouge Hebdo
Portare 12-13 rinvii, posso risultare utili alcuni friend medio-piccoli (dal 0,4 al 1 BD).
Arrivando da Briançon raggiungere Lex Vigneaux, entrare in paese, passare la chiesa e dopo 100m prendere una strada a destra eche dopo poco diventa sterrata, seguirla, ad un bivio andare a destra e proseguire lungamente fino a parcheggiare nei pressi di un grosso blocco.
Prendere a piedi la carrozzabile che sale seguirla a sinistra fino ad un tornante dove dritto parte un sentiero, passare un primo canale poi al cartello seguire per Tête d'Aval, passare altri canali e salire nel bosco fino a giungere a una fonte. 100 metri dopo la fonte prendere a destra ad un bivio e salire nel bosco ad un successivo bivio tenere sempre la destra fino a raggiungere la parete, qui prendere a destra, passare un canale di scolo e continuare a traversare, scendere e risalire sull'altro versante. L'ttacco è posto su una rampa ascendente verso sinistra con scritta alla base PRH.
- 1° tiro: salire la rampa, traversare a sinistra per riprendere il proseguimento della rampa, ignorare la prima sosta e andare a sostare sulla seconda sotto una fessura strapiombante: IV+; 40m
- 2° tiro: salire la fessura strapiombante, proseguire dritti fino al terrazzino dove si sosta. 6a; 20m.
- 3° tiro: traversare a destra con passi in discesa, rimontare un bombè e traversare per cengia verso destra fino alla sosta sotto il diedro. V+; 20m.
- 4° tiro: salire la placchetta sopra la sosta e proseguire per diedro grigio fino alla cengia di sosta. V; 25m.
- 5° tiro: prendere il diedro e salirlo lungamente con tratti strapiombanti, quando possibile uscire leggermente a destra in placca raggiungendo un ultimo tratto strapiombante che si vince sulla sinistra giungendo alla cengia di sosta (attenzione a non smuovere sassi). V+; 50m.
- 6° tiro: sritti sopra la sosta tendendo a sinistra e attraversando una cengietta fino a reperire una fessura diedro che si sale tendendo a sinistra fino a prendere una placca grigia che si risale uscendo cerso destra nel finale fino alla sosta su tre spit su comoda cengia. 6a; 50m.
- 7° tiro: rimontare facili risalti fino a uscire sulla grossa cengia ce si sale tendendo a destra per tracce fino a sostare su singolo spit con cordone rosso. II; 40m.
- 8° tiro: salire tendendo a sinistra, dopo due spit ritornare verso destra e sostare sotto la fessura strapiombante. IV+; 15m.
- 9° tiro: salire la fessura strapiombante con passi incomprensibili fino ad uscire su un piccolo terrazzino salire verso sinistra e rimontare la placca e salire una vaga fessura che tende leggermente a sinistra, nel finale traversare e doppiare uno spigolo fino alla cengia di sosta. 6c o A0/A1 poi 6a+; 30m.
- 10° tiro: spostarsi a destra e superare uno strapiombo, proseguire per ostica diedro/fessura (molto unto), dopo traversare a destra oltre lo spigolo e risalire una bella placca fino al terrazzino di sosta. 6a; 30m.
- 11° tiro: traversare nettamente a destra e dopo il secondo spit rimontare un bombè, proseguire per fessura tendente a sinistra fino alla sosta su comoda cengia. V; 25m.
- 12° tiro: entrare con ostico passo nel diedro sopra la sosta, proseguire per esso e infine obliquare verso destra. Affrontare un muro rossastro e dopo un passo molto strapiombante uscire a sinistra verso la sosta. 6a+; 40m.
- 13° tiro: salire il diedro sopra la sosta e dopo un ostico passo proseguire per facili risalti finonalla cengia di sosta. V+; 30m.
Dalla sosta di fine via seguire la cengia verso sinistra in leggera discesa, passare un spit rinviabile fino a individuare sulla sinistra degli ometti al nostro passaggio semiabbattuti, li abbiamo sistemati, dietro un saltino di roccia si trova la prima sosta di calate che segue più o meno la line di salita di Ranxerox 8attenzione a non proseguire verso un canale).
- una prima doppia da 40-50 m circa
- un'altra doppia sempre da 40-50m circa
- una doppia che in 30 m porta alla cengia, proseguire in discesa verso degli alberi (proseguire legati) fino a individuare una sosta sul bordo della cengia ( ATTENZIONE!!! noi siamo arrivati rimanendo legati con il Machard con 60m di calata)
- una doppia fino alla cengia dove si traversa a sinistra viso monte fino alla S5
- da S5 a S3
- da S3 a terra.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.