Gli allievi del 41° corso di alpinismo ci riportano le emozioni e le sensazioni che hanno vissuto e apprezzato durante l’uscita pratica di sabato 28 maggio 2016.
L’obiettivo della scuola Renzo Cabiati è anche questo, oltre che trasmettere tecniche e didattiche, vivere emozioni che solamente arrampicando si possono provare!
Bravi Ragazzi!
La quarta uscita del corso si è svolta nello scenario lecchese della Grignetta, zona che offre diverse vie per imparare la tecnica su calcare.
A differenza delle precedenti escursioni è stato necessario un avvicinamento più impegnativo.
Dopo la formazione delle cordate al parcheggio dei Piani dei Resinelli, ci si incamminati per il sentiero che sale lungo la Cresta Cermenati e dopo un’ora e mezza circa di cammino abbiamo raggiunto la base della nostra destinazione: I Torrioni Magnaghi
Individuate le vie da percorrere, le varie cordate hanno iniziato a salire ciascuna col proprio ritmo. La tecnica di arrampicata su calcare è diversa rispetto a quella su granito, gli appigli e gli appoggi la fanno da padrona. La possibilità di potersi ancorare con le mani alla roccia dà più sicurezza e consente di focalizzarsi maggiormente sullo sbilanciamento del peso sul piede in appoggio durante la salita.
Fortunatamente il tempo ha tenuto per tutto l’arco della giornata e le nuvole basse, in alcuni tratti, hanno reso l’arrampicata ancora più suggestiva.
Al termine della giornata, seduti ad un tavolo accompagnati da una birretta e da ottimi trancetti di pizza, non è mancata l’occasione di confrontarsi:
C’è chi ha provato a salire per la prima volta con le due mezze corde, chi ha provato a disarrampicare e ad attrezzare un breve tratto di ferrata per poi risalire sul torrione Settentrionale e scendere a piedi, altri hanno avuto modo di riprovare la discesa in corda doppia ed altri ancora sono rimasti coinvolti in una scarica di sassi! ( … si narra di spallate, parate e colpi di testa! Ma chi sarà stato a provocarla ?!? ).
Francesco
Eccoci a parlare della quarta uscita di questo 41° corso di alpinismo: arrampicata su roccia calcarea.
Più specificatamente come obiettivo della nostra giornata avremo la possibilità di "saggiare" il bel calcare della nostra Grigna Meridionale amorevolmente chiamata Grignetta dai tanti frequentatori del monte.
Giunti la mattina presto al parcheggio ove abbandoniamo i mezzi motorizzati, ci incamminiamo subito in direzione "Magnaghi": tre bei torrioni che dominano il versante est sopra i Piani dei Resinelli esattamente a metà strada tra i Piani e la vetta di questa spettacolare montagna.
Poco più di un'ora di cammino e si giunge agli attacchi delle varie vie dove comincia l'esodo delle numerose cordate: chi attacca il Magnaghi Meridionale, chi il Sigaro Dones (una guglia dalla caratteristica croce di vetta rossa) e poi da lì ci si sposta con calate o traversi spettacolari verso il Magnaghi Centrale e poi da lì su quello Settentrionale, usufruendo delle numerose (ma a volte anche no) tacche, micro-tacche, prese, maniglie, fessure, spaccature, clessidre e molti altri tipi di prese che la roccia calcarea offre permettendoci una progressione a volte verticale a volte diagonale in direzione dello sviluppo della via verso l'obiettivo finale ove questa ci porta: la croce di vetta!
Le nuvole basse che spesso ci hanno avvolto durante la giornata, non ci hanno sempre permesso di godere del panorama sotto di noi, ma arrampicare in un mondo fatto di panna ha comunque reso la giornata bellissima e molto suggestiva!
Ed eccoci finalmente nel pomeriggio di nuovo tutti insieme all'obbiettivo finale: la vetta del Magnaghi Settentrionale! Da lì poi di corsa lungo il sentiero a recuperare il materiale non indispensabile abbandonato ai piedi di questi tre maestosi torrioni e poi giù, di buon passo verso l'ultimo ma non meno importante punto di riferimento di ogni frequentatore della Grignetta, che sia alpinista o escursionista: il "Forno della Grigna", dove una birra, un trancio di pizza e quattro chiacchiere permettono di chiudere la giornata al top!"
Giorgio