Un altro corso di Arrampicata, per la precisione il tredicesimo, è giunto al termine e per la prima volta ne sono stato il direttore. Ho avuto il piacere e l'onore di seguirli tutti e 13 questi corsi, prima come semplice istruttore poi come segretario/vicedirettore e infine quest'anno come direttore. Negli anni questo corso è cresciuto e con lui anche l'affiatamento tra le nostre due scuole che collaborano ormai da una quindicina d'anni. Questa esperienza comune ci ha permesso di ampliare i nostri orizzonti e le nostre competenze grazie al confronto e alla collaborazione ma anche a far nascere nuove amicizie.
Anche quest'anno, grazie al nostro corso, una dozzina di ragazzi, i nostri allievi, hanno potuto avvicinarsi al mondo dell'arrampicata, speriamo di essere riusciti a infondere in loro la passione per l'arrampicata e la montagna. La sfida per me e tutti gli istruttori è stato insegnare loro a ragionare prima di fare un passo o prima di attuare una determinata manovra di corda, insomma di porsi le giuste domande prima di agire. Questo penso sia importante per formare persone che frequentino la roccia e la montagna in generale con consapevolezza di sé, di cosa stanno facendo e di dove stanno andando.
Durante l'ultima uscita mi è capitato di parlare con alcuni istruttori di come sia difficile, nella nostra società sempre più egoista, trovare ragazzi disposti a spendere tempo e risorse per il nostro sodalizio e anche su quanto tempo ed energie noi stessi dedichiamo ad esso. Questo discorso mi ha riportato alla mente una domanda che ogni tanto mi passa per la testa: "perché continuo da ormai 16 anni a spendere tanto tempo ed energia senza averne un ritorno materiale?" Beh la risposta emerge da sola quando osservi nascere negli allievi il fuoco della passione e voglia di staccare il cordone ombelicale del corso e lanciarsi nelle loro avventure alla scoperta di un mondo, quello dell'arrampicata e della montagna, che se vissuto con gioia e consapevolezza, puo darti tanto, molto più di quello che hai investito. Alcuni di questi allievi che ho visto passare negli anni sono diventati amici e compagni di avventura e poi istruttori a fianco a me nei vari corsi.
Alla fine di questo discorso vorrei ringraziare tutti gli istruttori, in particolare Abramo e Terry che mi hanno supportato e sopportato come vicedirettori di questo corso, la buona uscita di esso è in gran parte merito loro.
Gigi