Partenza lesta h 7, graziati da un ultimo cambio di programma che, inizialmente, prevedeva ritrovo h 6:30.
Per i prossimi ritrovi suggerisco di scegliere accuratamente l’autista e il mezzo, se volete evitarvi un infarto procurato da guide sportive e tornanti a 300km/h, la rianimazione è dietro l’angolo. Per superare lo shock, ci siamo concessi una colazione coi fiocchi e poi pronti per un’altra giornatona.
Arrivati a destinazione, Sasso Remenno, il più grande monolito roccioso d'Europa, passiamo la mattina alle prese con tiri apparentemente difficili (erano molto semplici) ma che siamo (incredibilmente) riusciti a concludere in tempi celeri, tra momenti di euforia e altri degni di un film alla Aldo, Giovanni e Giacomo “non posso né scendere né salire” ripetuto almeno 47 volte.
Concludiamo la mattina, esercitandoci su manovrine, provando e riprovando, scoprendo di avere istruttori in grado di mettere la stessa ansia di alcuni docenti universitari in sessioni d’esame (riferimenti puramente casuali e ovviamente esasperati a scopo esemplificativo).
Terminiamo la giornata con la canonica birretta e osservando l' atterraggio dei paracadutisti
Alice e Jessica