Monte Cimo - I Tre Pilastri

Schede primarie

Monte Cimo - I Tre Pilastri

Monte Cimo - I Tre Pilastri
Difficoltà: 
VI+ / VI, A0
Sviluppo: 
230m
Gruppo Montuoso: 
Prealpi Trentine
Località di Partenza: 
Tessari (VR)
Quota di Partenza: 
140m
Quota di attacco: 
300m
Punti di appoggio: 
Bar e ristori in zona a Rivoli
Quota di vetta: 
520m
Avvicinamento: 
20'
Tempo di salita: 
2h 30'
Tempo di discesa: 
40'
Esposizione: 
Est
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Primavera, autunno, evitare l'estate
Data ripetizione: 
19/05/2024
Attrezzatura e materiale: 

Normale materiale per arrampicata su roccia. Utili friends e cordini per integrare le protezioni. La via è protetta con spit, chiodi e clessidre cordonate sui tiri, alle soste due fix cordonati da collegare

Descrizione avvicinamento: 

Giunti a Affi, proseguire fino alla località Tessari di Rivoli Veronese, si può parcheggiare subito prima del canale sulla sinistra o una volta passato il ponte si prende la sterrata sulla sinistra e si sale a un parcheggio tra le vigne. Dal parcheggio principale di Tessari, imboccare la mulattiera che sale subito alla sua destra (faccia a monte) e seguirla ignorando tutte le deviazioni per circa 10-15 minuti fino a giungere ad un evidente tornante verso destra in cui si esce dalla vegetazione. Procedere per altri 30 metri circa oltre il tornante ed imboccare quindi un sentiero bollato di rosso sulla sinistra che procede in mezzacosta in direzione sud. Ignorare il bivio che si incontra poche decine di metri dopo sulla destra (traccia bollata di rosso che sale ripidamente….sarà la strada di discesa dalla via) e proseguire dritti rimanendo in quota con alcuni brevi sali-scendi fino ad un punto in cui si esce dal bosco e si trova un evidente paletto di legno sul sentiero. Piegare quindi a destra seguendo una traccia con ometti che – su ghiaione – conduce nel giro di circa 5 minuti alla base del primo pilastro, in una specie di conca al cospetto delle pareti. L’attacco della via è segnato in modo evidente con la scritta “I tre pilastri” in vernice rossa.

 

Descrizione itinerario: 

 

Primo Pilastro

  • 1° tiro: – partire dritti, poi leggermente a sinistra fino sotto la fessura verticale, ora per rocce più sporche in direzione di un alberello dove si esce su terrazzo con sosta. V+ (25m)
  • 2° tiro: – traversare qualche metro a destra, poi più verticalmente verso un albero che va superato, quindi su placca lavorata fino in sosta. IV (25m)
  • 3° tiro: – rocce rotte in verticale, quindi diagonale a sinistra fino ad un muretto più verticale (cordini) che con facili passi conduce in sosta. III (20m)
  • 4° tiro: – tiro su buon calcare con roccia lavorata, leggermente a sinistra, poi più in verticale per placche a buchi fino in sosta. IV+ (20m)
  • 5° tiro: – Traversare in diagonale destra, quindi uscire in direzione del bosco, traversarlo verso destra fino alla base del pilastro successivo dove si sosta. III (35m)

Secondo Pilastro

  • 6° tiro: – molto bello; partenza verticale sopra alla sosta, quindi traversare 2m a destra e iniziare a salire la bella placca verticale a buchi con ottime mani e piedi fino ad uscire in sosta al termine del pilastro. V+ (30m)
  • 7° tiro: – Per facili roccette si cammina fino alla base del pilastro successivo. II (40m)

Terzo Pilastro

  • 8° tiro: – molto bello; attacca in diagonale sinistra su placca poco appigliata ma molto ruvida, quindi in verticale con passi interessantia volte da capire (possibile integrare a friend). Seguire poi una sorta di arco naturale in diagonale sinistra con passi delicati ma ben protetti fino alla sosta su piccolo pulpito. VI+ (30m)
  • 9° tiro: – il passo duro è subito all’inizio (azzerabile tramite un cordone); salire fin sotto un evidente tetto e seguirlo sempre in diagonale fino ad uscire su terreno più facile, presenti due spit dove si può sostare sospesi per assicurare il secondo riuscendo a vederlo. VI /A0 o 6c in libera (15m)
  • 10° tiro: - continuare a traversare, rimontare la placchetta e poi ancora in traverso fino alla sosta circa 10 metri più a sinistra, sotto un grosso spallone strapiombante. V (10m)
  • 11° tiro: – traversare su placca in diagonale destra fino al suo limite, quindi risalire in una sorta di diedro per poi uscire su placca più lavorata fino alla sosta su comodo terrazzo. V (25m)
  • 12° tiro: – salire dritti con passetto verticale fino ad un cordone, poi per gradoni fino ad uscire dalle difficoltà, sosta su albero cordonato. III (15m)

 

Discesa: 

Raggiunta la sommità della montagna, scendere qualche metro dal lato opposto fino ad incontrare un evidente sentiero che va seguito verso destra (nord) per circa 250-300m fino ad un’ampia forcella alla cui destra vedrete un sentiero che scende segnato da un ometto piuttosto grande. Seguire la ripida traccia in discesa segnata da bolli rossi fino ad un tratto attrezzato con corde fisse. Al termine delle corde, prendere il sentiero a sinistra (faccia a valle) e dopo qualche metro in orizzontale riprendere a scendere ripidamente continuando a seguire i bolli rossi. In circa 20 minuti dalla forcella uscirete poi dal bosco e vi ritroverete all’altezza del tornate dove avete svoltato all’andata per raggiungere l’attacco della via. Quindi in discesa sul sentiero principale fino al parcheggio.

Primi salitori: 
Mario Brighente, Silvio Scandolara, Marco Canova e Matteo Marchette in più riprese e ultimato nell'ottobre del 2019
Ripetizione di: 
Giuseppe Milesi-Nicholas Manzocchi e Michele Tondi-Alex Isella
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.