GANDIN AL CINQUANTENARIO

Regione: 
Lombardia
Gruppo montuoso: 
Prealpi Lombarde
Località: 
Grignetta

È mercoledì, e al CAI sono come al solito un personaggio in cerca d'autore che non trova soci per scalare il sabato... addirittura qualcuno, in piena violazione dei diritti umani, lavora, mentre altri si vogliono dare alla pazza gioia.

Menzione d'onore per Chiara, Izabela, Franchin e il Barone Rosso, impegnati nella loro prima via in autonomia... bravi bocia!

Halecs, mio compagno di scuola, risponde alla mia chiamata alle armi, nonostante una caviglia dilaniata dal duro lavoro nei prati della Valsassina.

Oltre all'appena citata cordata studenti, abbiamo anche una cordata docenti, con Ste e Clelia. Obiettivo Gandin al Cinquantenario. I soci ci sono, pare che anche sta volta riuscirò a procurarmi la mia dose di tumefazione.

Ste Galliani sottovalutando le doti atletiche della sua compagna anticipa la partenza e inizia a camminare alle 7 al grido di "attaccheremo all'alba!"

Io e Halecs che di svegliarci presto non ne vogliamo sapere ci troviamo a Ballabio, naturalmente entrambi in ritardo. Poiché Clelia cammina più velocemente di quanto preventivato, e poiché le mie gambe accusano la Segantini e le due creste Osa della settimana corrente, raggiungiamo la cordata docenti solo all'attacco della via, già agghindati di tutto il corredo bellico necessario. Non ci sono in giro altre cordate, privilegio più unico che raro al Cinquantenario.Attacca la cordata docenti, seguo io sul primo tiro... diedro con fessura bagnata... gourmet!

Oggi però qualcosa è diverso dal solito. Mi muovo stranamente bene e arrivo rapidamente in sosta, giusto in tempo per vedere Clelia in azione sul secondo tiro, seguita da ste, che munge con tale irruenza da mettere a dura prova i resinati del passo chiave.È dunque il momento di Halecs, che dopo diversi tentativi di passare in libera (che probabilmente non sarebbero stati tollerati dal Beppe) riesce a risolvere il passo chiave, e salire in libera con movimenti non possibili a noi umani.

Viene quindi il mio turno, mi approccio allo strapiomboh... lo supero obliquando a sinistra, e sono altri due chiodi che mungo con vigore (circa così scriveva Cassin in "Dove la parete strapiombah"), salgo quindi la fessura che obliqua verso destra alternando tratti su roccia a tratti su chiodi, per non fare torto a nessuno dei due, e giungo (per nulla) facilmente in sosta.

Segue un facile e divertente tiro verticale e poi il tiro col doppio traverso, dove il mio compagno rifiuta categoricamente di abbassarsi sotto la sosta per seguire il facile e osa un ardito traverso su svase... Halecs raglia ma non deraglia, e in breve guadagna la sosta.

Nel mentre sotto di me individuo una voce e una barba familiare...

-"Ue Beccalli!"

-"Figa, Maraja!"

Mentre raggiungo Halecs un urlo squarcia il silenzio. Black Hawk abbattuto, Black Hawk abbattuto! Galliani ha deciso di abbandonare la propria massa alla gravità dopo aver sbagliato strada.

Parto io sull’ultimo tiro, mentre il mio compare mi suggerisce da che parte andare, "Hei, faccio più aperitivi in cima a questo torrione che sul balcone di casa mia. So dove devo andare".

Raggiungo la vetta rimontando con un atletico "oplà", degno della mia veneranda età, e recupero il giovane Halecs, che mi raggiunge rifiutando ancora una volta di seguire il facile.

-"Hei, Halecs, la nostra amica Clelia per essere una professoressa di italiano è molto diversa dalla Patti (noiosissima docente della quinta meccanica A da cui arriviamo noi bocia)"

-"Già! Comunque, figata sta via, che movimenti! Che pietra!"Con due rapide doppie, eseguite scrupolosamente come da protocollo CAI, riportiamo le straziate membra nel mondo orizzontale.

Ma mentre chiacchieriamo amabilmente aspettando Halecs, una pietra saetta nell'aria e si frantuma al suolo a meno di mezzo metro da Clelia. "Peste, due dita più in basso e finivo a vedere i maggiociondoli dalla parte delle radici" avrebbe esclamato Tex Willer.

Decidiamo saggiamente di metterci in zona sicura (aka levarci dalle palle) e ristorare la tumefazione conseguita con i panini del forno, giusto in tempo per incontrare ai Resinelli due amici del Team Caveden in attesa di partire nella dilaniante Grignetta vertical. Ah, la gioventù!

Dopo aver annegato le fatiche nella birra è il momento di salutarci, è stato un onore suonare con voi!

Maraja

08/06/2024
Il doppio traverso
Uscita plastica in cima
Foto di vetta +1