La Vigilia del Pedena

Cascata del Pedena
Località: 
Albaredo San Marco

Oggi è la vigilia di Natale e Milesi, Mariani e io decidiamo di trascorrerla in quella che qualcuno definirebbe “maniera anticonvenzionale”: anziché ingurgitare calorie in lauti pranzetti alla luce delle luminarie di Natale, ci dedichiamo a bruciarle al freddo, in una silenziosa conca di ghiaccio e neve.

Ore 5:30 Passo a prendere Milli e Andre, armiamo il Fiestino di doppio set di catene nel bagagliaio e si parte in direzione cascata del Pedena.

Ci perdiamo in chiacchiere e in un batter d’occhio siamo a Morbegno, ma quando la strada comincia a salire verso passo san Marco, il tempo si ferma: questa strada è infinita! E il peggio deve ancora arrivare, quando arriviamo alla fine della strada pulita mi sento come Markku Alen: “se gommo tiene io vince gara, se gommo non tiene io come bomba dentro montagna”. E facciamolo tenere questo gommo, è arrivato il momento di corazzare il Fiestino! E tra un binario nella neve e l’altro, finalmente vediamo la cascata! Sembra piccola piccola, ma in realtà più ci avviciniamo, più realizziamo il suo centinaio di metri di altezza… è spettacolare!

Mentre ci prepariamo ci raggiungono due ragazzi che condivideranno con noi la salita, nel silenzio surreale della valle!

Parte Milli e subito si vede che lui il ghiaccio non lo scala, lo danza! In un battibaleno è in sosta e ci esorta a raggiungerlo. Parto io, che non posso dire di essere altrettanto elegante ma tant’è, in sosta ci arrivo comunque. Nel frattempo Andre, che non toccava le picche da un po’, mi supera come se avesse scalato ghiaccio fino a ieri!

Una sistemata e via per il secondo tiro! Questo è più impegnativo, L’attesa in sosta è un po’ più lunga e nel frattempo si comincia ad accusare il freddo… Poi finalmente ripartiamo. Mariani agita le braccia dicendo “scaldati prima di partire che poi ti vengono i geloni” ma in realtà io ho una circolazione tremenda e le mie mani non si scaldano mai tanto da avere i geloni… O così era stato fino ad ora! Mentre scalo non sento più le mani dal freddo, stringere la piccozza diventa impegnativo, ma stringo i denti e raggiungo Beppe e ancora prima di riuscire a legarmi in sosta… AAAAAAAAAAAAH CHE DOLORE!! Una ribollita! La mia prima! Ora ho capito cosa diavolo vuol dire! Per fortuna è “solo” questione di un minuto e presto torno a riuscire ad utilizzare le mani, ma che esperienza!

Abbiamo fatto solo due tiri ma siamo già in cima! Uno sguardo al paesaggio e al sole che, di lontano, ci regala una bella vista sulle bianche montagne circostanti. E’ ora di buttare le doppie e in un batter d’occhio siamo a terra. Scendono anche i due ragazzi di prima che, presi dallo spirito del Natale, ci regalano anche un biscotto!

Scendiamo in fretta alla macchina e corriamo verso un bel cappuccino caldo. Che goduria! Sono solo le 11:45 e già abbiamo finito la giornata! Ci godiamo il cielo azzurrissimo mentre ci dirigiamo verso casa e tra una risata e l’altra siamo già di nuovo a Verano.

Che dire, niente di meglio di una giornata come questa per prepararsi alle mangiate natalizie!

E tanti auguri a tutti a noi e a voi che ci leggete! Buon Natale!

 

Report scritto dalla Càvasin

 

24/12/2024
Cascata del Pedena
Cascata del Pedena
Cascata del Pedena
Cascata del Pedena