Highlander (ne rimarrà uno solo)

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Regione: 
Lombardia
Gruppo montuoso: 
Prealpi lombarde
Località: 
Galbiate
Difficoltà: 
Pioggia, roccia bagnata

Sabato 15 ottobre 2016 il ritrovo a Bione alle ore 9:30,(finalmente si dorme!) destinazione Pilastrini di Introbio.

Già appena svegli ci si rende conto che il tempo non è dei migliori.

 

Ore 8:40 fioccano i primi discordanti commenti su WhatsApp: foto di nuvole nere, "se siete davvero convinti vi seguirò", "4 gocce", "massì si apre"

 

Ore 9:30. Come ogni escursione in montagna insegna bisogna pianificare in anticipo e darsi delle priorità e, forti delle esperienze CAI, seguiamo anche noi questa regola: il gruppo è compatto e unanime nel ricordarsi di fare colazione. Il rifugio di destinazione è "Zenzero e Cannella" a Pescate (Gigi la prossima volta scegli tu!): cappuccio e brioche nell'attesa di un miglioramento meteo

 

Ore 10: Nessun miglioramento meteo, il direttivo del corso decide di spostare meta dalla Valsassina all'ancora più familiare Barro.

Galbiate meta prediletta dai locals è la nuova scelta.

 

Ore 10:15 : Arrivo al parcheggio della Cava.

Nonostante si tratti forse dello spot più frequentato della zona siamo i primi a parcheggiare (e anche i soli e gli ultimidella giornata), forse perchè il meteo tiene (nel senso che non smette di piovere); anche noi teniamo duro come Christopher Lambert in Highlander, icona un filo ambiziosa del gruppo, e ci rechiamoall'Oasi per i principianti.

Ci troviamo di fronte ad un calcare spaccato dalle attività di estrazione e con terrazzini evidenti: i gradi vanno dal 4a al decisamente ancora fuori portata 6a+.

 

E' il momento di partire. Tutti seguiamo perfettamente le regole della sicurezza ma sul vestiario siamo liberi e distinti: c'è chi per proteggersi dalla pioggia sfoggia il Goretex ma anche chi osa di più e non viene capito. Sono certo che pantaloni a 3/4 con calzino alto e piumino dell'86 saranno di moda a brevissimo!!

 

Ore 10:45 : Le prime vie sono attrezzate (grazie maestri!).

Dopo le uscite su granito, su plastica e la due giorni su calcare pensiamo di averle viste tutte ma iniziamo a scalare e ci rendiamo subito conto della nuova insidia: il calcare è bagnato.

Il senso di sicurezza sulle mani è basso, l'aderenza è, almeno per gli allievi, utopia.

 

Caterina e Silvia sono cariche e partono dai 4c e 5a fino ad affrontare con successo tutta la parte bassa della falesia (gradi fino a 5c). Anche la banda dei Bari, che rappresenta un problema con non poche difficoltà per il nostro livello, viene conquistato.

Marta ed io ci impegniamo al massimo per migliorare, partiamo dal 4a (bucce d'arancia) per concludere con un 5b (linea rossa).

 

La pioggia non è l'unico test del giorno: superiamo tutti l'esame della salita da primi e della manovrina sotto l'occhio vigile e severo di Ciccio! Fiuuu!!

Siamo invece tutti giudici nel test del salame di cioccolato. Silvia è ora il maitre chocolatier del gruppo! Spicca invece Gigi per capacità divoratorie.

 

Ore 15: stanchi per la pioggia torniamo sui nostri passi e andiamo a bere una birra e fare 4 chiacchere per concludere al top la giornata.

 

Jacopo

15/10/2016
Arrivo in falesia
Relazione della falesia
Caterina si lancia
Momenti di arrampicata sulle uova
Climber alla moda