Bene o male tutte le persone che frequentano con interesse l’ambiente alpino, intervallano i siti con più pelle scoperta possibile e quelli con gli “Ultimi Report”, con questa definizioni dovreste aver capito a cosa mi riferisco.
Anche la settimana scorsa, per me e Beppe, non deve essere andata diversamente quindi l’attenzione è ricaduta su una recente ripetizione del Canale Centrale al Monte Foppa, in Val Camonica.
Il canale, che si presenta incastonato in una suggestiva bastionata, ha una bella estetica, non bisogna camminare troppo per raggiungerlo e non ultimo, viene relazionato con un ingaggio giusto per trarne soddisfazioni senza stare a chiappe troppo strette per 300 mt.
Il sopracitato report fa si che le macchina organizzativa si accenda in modo autonomo, per me con il mio abituale socio “Secchio” e per Beppe con i prossimi candidati al Corso Regionale.
Questa organizzazione converge solamente venerdì sera, quando un messaggio WhatApp per un’opinione sulle condizioni porta alla luce che domenica siamo diretti nella stessa valle.
Già questa, ulteriore, palese condivisione di interessi mi fa capire di essere approdato nel gruppo giusto.
Di conseguenza, sabato sera al ritorno dalla lezione al Sasso Remenno si disfa lo zaino da falesia, si prepara quello da ghiaccio, si spera che la moglie sia ancora una volta paziente e appena ingoiato l’ultimo boccone della cena ci si infila a letto perché la sveglia suonerà a breve.
Il ritrovo al Bassi, stabilito alle 2:50 ci permette di iniziare l’avvicinamento alle 5:30.
La modalità e quella che ormai ho imparato a conoscere con Beppe che fa la lepre e i segugi dietro con il fiato più o meno corto.
In una quarantina di minuti siamo al rifugio Città di Lissone per individuare la linea di salita e decidere come portare a termine l'avvicinamento.
Lungo l'ultimo tratto siamo su neve, ma non portante quindi la Lepre davanti a battere questa volta è una benedizione.
Arrivati all'imbocco del Canale, un primo sguardo lascia abbastanza perplessi rispetto alle descrizioni che girano sul web e che soprattutto ci hanno motivato alla levataccia.
Di tiri da proteggere con viti, chiodi, soste da attrezzare su friends non se ne vedono proprio al punto che ti viene il dubbio di aver sbagliato qualcosa.
Invece no, il canale è proprio quello, solo che complice la neve sfondosa, la pendenza modesta e i tratti di misto ridotti ad un singolo passo procediamo per tutta la salita slegati, battendo la traccia a turno. Alla Lepre ovviamente lasciamo l'onere e l'onore di gradinare praticamente la metà della salita.
Alle 8:15 siamo fuori dalle difficoltà a goderci il panorama della Val Camonica.
Scattiamo il "selfie di Madonnina" che si trova all'uscita del canale Teobaldo e iniziamo la discesa dalla normale che ci riporta alla macchina 4h15’ dopo averla lasciata.
Se le aspettative alpinistiche sono state un po’ deluse, quelle riposte sul successo della giornata no ed è stata l’ennesima conferma che quando la passione accomuna fila tutto liscio e il divertimento è la naturale conseguenza.
Presenti:
Beppe “la Lepre”
I segugi: Gigi e Manuel - Secchio e Ste (Achille)
Stefano.