Una serie di sfortunati eventi

Foto di vetta
Regione: 
Lombardia
Gruppo montuoso: 
Orobie
Località: 
Monte Recastello- coluoir Ratti

Qualche volta succede che il lavoro ti porti a viaggiare per il mondo per diversi giorni, quando  torni a casa però sai quali sono le cose che ti sono mancate e cerchi subito di compensare.Succede quindi che il giorno in cui atterri Beppe ti fa la proposta giusta per andare in montagna e tu dimentichi jet-lag, stanchezza e 10 giorni di dieta made in China accettando senza pensarci sù.I primi pensieri cominciano a venire quando ti dicono l'orario di partenza. Ma fa niente, c'è sempre tempo per riposarsi. Partenza da valbondionde di buon passo, direzione pizzo Recastello. L'ambiente è grandioso e in giro non c'è anima viva, tutti presagi di un'ottima giornata. Succede però che a un certo punto le gambe smettono di girare e i primi crampi cominciano ad affacciarsi. Non importa quanto cerchi di tamponare con liquidi e zuccheri, oramai l'acido lattico sta facendo il suo sporco lavoro. La salita cambia ritmo. Mi ritrovo spesso a dovermi fermare per sciogliere le gambe e Beppe non può tenere il suo ritmo. Nonostante la fatica della salita riusciamo a raggiungere l'attacco e qui mi accorgo che lo zaino ha una tasca aperta. Il cioccolato?! No, è al suo posto, menomale. Ma allora cos'è quella cosa che mi è parso di veder cadere? Telefono? Presente. Relazione? Presente. Carta d'identità, denaro, bancomat?.... Mancanti!! Che fare quindi? Torniamo sui nostri passi? Proseguiamo? Proseguiamo. L'idea di aver camminato due ore coi crampi per non ottenere nulla non mi pare percorribile. Succede quindi che ci infiliamo nel couloir dei Ratti. Bello. Molto bello. Neve portante, salti di ghiaccio, condizioni ottime che rendono la salita ancora più soddisfacente. Peccato che la mia forma fisica non ci permetta di uscire in vetta ma il couloir è portato a casa, quindi ci possiamo dedicare alla ricerca di soldi e documenti. Succede quindi che torniamo sui nostri passi e fortunatamente Beppe ritrova il tutto in punti diversi del percorso di avvicinamento. Non resta che trascinarmi verso la macchina con un passo da walking dead. Succede infine che mi ritrovo ora a scrivere questo report con le gambe che ancora fan male, ma con un sorriso sulle labbra che forse non avrei se fosse andato tutto liscio. Bella lì!

16/03/2019