Albigna - Pizzo Fracicchio - Kasper
Schede primarie
Albigna - Pizzo Fracicchio - Kasper
Via riattrezzata a spit, portare una serie di Friends fino al 2BD per integrare la chiodatura esistente.
Dal paese di Vicosoprano si raggiunge la frazione di Pranzaia dove si trova la funivia di servizio che porta alla diga dell’Albigna. Parcheggiare la macchina nello spazio a bordo strada. Per raggiungere la diga dell’Albigna si hanno 2 possibilità:
- Mediante la funivia di servizio orari dal 16.06.2018 a metà ottobre 2018 dalle ore 07.00 alle 11.30 e dalle ore 13.15 alle 16.45 (verificare gli orari sul sito), costo 22 CHF A/R.
- Oppure a piedi dalla partenza della funivia. Circa 100m dopo la partenza della funivia parte una stradina sterrata sulla destra (poche possibilità di parcheggio), imboccare la strada fino a una deviazione sulla destra (indicazioni su un grosso masso) che porta a un ponte di legno che attraversa il torrente. Risalire l'altro versante e proseguire fino ad un bivio dove si tiene la sinistra. Qui il sentiero sale dolcemente per poi diventare più ripido e salire nel bel bosco di conifere. Una volta arrivati in quota la strada diviene più larga e dolce e porta sotto la diga e da li alla stazione di arrivo della funivia, 1h30'/2h.
Dalla stazione di arrivo della funivia, imboccare la strada cementata e giungere alla casa dei custodi della diga. Sul retro della casa parte un sentierino con indicazioni per il passo di Cacciabella, prendere questo sentiero che sale in mezzacosta fino a passare in un vallone e proseguire per gande seguendo i numerosi bolli bianchi e azzurri. Una volta giunti sotto la bella parete del Pizzo Fracicchio, salire per gande in direzione dello spigolo nordest dove su di una placca appoggiata parte la nostra via. Scritta e freccia rossa a pochi metri da terra.
- 1° tiro: salire per facile placchetta fino a prendere un lama sottile che si segue lungamente fino ad uno spit dove, con passo delicato, si traversa a sinistra. Proseguire ora in diagonale verso sinistra fino a sostare su comoda cengia. 5c, 40m
- 2° tiro: per placchetta a destra della sosta fino sotto un tettino, traversare lungamente a destra sotto di esso fino a rimontare una rampetta che in breve conduce in sosta. 6a+, 30m.
- 3° tiro: a destra della sosta in leggera discesa fino a prendere una fessura, seguirla fino a uscire su terreno più semplice. Continuare in diagonale verso destra fino a sostare comodamente su terrazza spiovente. 5b, 30m
- 4° tiro: continuare per terrazza fino a un chiodo e salire quindi per facile diedro. Continuare tendendo leggermente a destra fino a sostare su cengia. III+, 30m
- 5° tiro: a sinistra della sosta si sale per rocce ed erba fino a sostare su comoda cengia alla base di un muro verticale contornato da due diedri. Non abbiamo trovato spit lungo il tiro, probabile errore. III, 30m
- 6° tiro: attaccare il muro a destra della sosta, indi salire sfruttando due grosse lame fino a quando esse si chiudono. Salire verso destra sfruttando una fessura che conduce sotto una fessurina verticale che si sale con ostico passo, traversare ora a destra entrando in un diedro che si abbandona subito rimondando la sua faccia destra. Per facile rampa si giunge in sosta. 6a, 35m.
- 7° tiro: salire la facile fessura a sinistra della sosta fino a giungere sotto un tetto dove si traversa a destra fino a rimontare uno strapiombino. Continuare per belle lame, leggermente verso sinistra, fino a sostare su cengetta. 6a, 35m.
- 8° tiro: salire per belle lame fino ad una sosta a spit e chiodo, da qui tenere la destra fino a sostare su di un terrazzino. Da qui è possibile, con un altro tiro, andare a destra fino alla sosta di calata 5a, 45m.
- 9° tiro: la richiodatura a spit sale a destra. Noi siamo saliti facilmente fino al filo dello spigolo e abbiamo seguito esso fino a sostare su due spit. III, 30m
Dalla S9 è possibile proseguire e fare altri 2 tiri su facile cresta fino alle doppie in un canale sul versante nord (opzione non verificata).
Oppure scendere con quattro doppie (30m; 35m; 45m;50m), la prima in leggera diagonale verso destra viso valle, fino al ghiaione sul lato nord, spesso coperto di neve fino a stagione inoltrata. Da qui costeggiare la parete fino a giungere all'attacco.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.