Cima dei Mugoni – Vinatzer

Schede primarie

Cima dei Mugoni – Vinatzer

La Cima dei Mugoni
Difficoltà: 
V+ e A0
Sviluppo: 
300
Gruppo Montuoso: 
Dolomiti - Catinaccio
Località di Partenza: 
Passo di Costalunga (BZ)
Quota di Partenza: 
1745
Quota di attacco: 
2450
Punti di appoggio: 
rifugio Roda di Vael
Quota di vetta: 
2730
Avvicinamento: 
1h 50’ dal Passo di Costalunga
Tempo di salita: 
5-6h
Tempo di discesa: 
1h fino al sentiero di ritorno
Esposizione: 
Est
Tipo di roccia: 
Dolomia
Periodo: 
Estate
Attrezzatura e materiale: 

Via classica attrezzata con non molti chiodi. Soste a chiodi, portare una serie di friend (fino al 3BD) e dadi. Eventualmente doppiare le misure intermedie

Descrizione avvicinamento: 

Lasciare l’auto in un parcheggio sterrato poco prima di raggiungere il passo di Costalunga dalla val di Fassa, da qui parte il sentiero n°548 che porta al rifugio Roda di Vael in poco più di 1h.

Dal Rifugio imboccare il sentiero che conduce al passo delle Cigolade, si passa sotto la parete sud in un caratteristico passaggio sotto un masso appoggiato e poco dopo, aggirato lo spigolo, si abbandona il sentiero per attraversare il ghiaione in direzione dell’evidente diedro che taglia la parete Est. La via attacca 20/30 metri sopra il diedro (chiodo con cordino poco visibile)

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: rimontare un pilastrino e poi una rampa che obliqua verso sinista. Sosta su 1ch da integrare.  55 Mt., III+.
  • 2° tiro: superare un bombè, poi traversare a sinistra per cengia ghiaiosa sino al diedro. 40Mt, IV-.
  • 3° tiro: attaccare il diedro che presenta entrambe le facce molto placcose, superare un risalto e poi proseguire seguendo l’ampia fessura del diedro che si richiude in un tratto aggettante. Uscirne e raggiungere il terrazzino di sosta. 40mt, V+.
  • 4° tiro: salire il camino Formato da una costola della parete sinistra del diedro, arrivare sotto un tettino con cordone su friend incastrato e aggirarlo sulla destra giungendo così alla sosta. 40 mt, V+.
  • 5° tiro: sopra la sosta vi è stata una frana per cui vi sono 2 possibilità:

1.aggirare con un traverso a destra per poi rientrare nel diedro (non verificato)

2. salire dritti per fessura strapiombante con passaggio in A0 su friends fino ad un chiodo. Poi seguire il diedro fino ad una nicchia dove si sosta. 40 Mt, V+ e A0.

  • 6° tiro: uscire dalla nicchia e poi seguire il diedro con bella arrampicata in opposizione e infine per rocce più semplici fino alla sosta. 50 Mt, V.
  • 7° tiro: seguire il diedro ora più appigliato fino ai 2 chiodi di sosta 25Mt, IV+.
  • 8° tiro: Salire il camino fino ad una nicchia dove si vince uno strapiombinoche porta sulla rampa finale. Sosta su spuntone. 50 Mt, V.
  • 9° tiro: salire la facile rampa fino al prato sommitale. 20Mt, III.
Discesa: 

Attraversare il ghiaione sommitale seguendo gli ometti in direzione ovest e giunti su un ripido pendio per traccia e salti rocciosi da discendere prima verso destra e poi verso sinistra si giunge al sentiero che riconduce al rifugio.

Primi salitori: 
G.B. Vinatzer e V. Peristi 1935
Ripetizione di: 
Luigi Mauri e Daniele Buso
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.