Corno Stella - Regalami un sorriso
Schede primarie
Corno Stella - Regalami un sorriso
Via attrezzata con fix alle soste e chiodi sui tiri. Portare 2 mezze corde da 60m., NDA, eventualmente qualche friend medio-piccolo.
Arrivati a Cuneo proseguire sulla SS 22 fino a Borgo San Dalmazzo, poi in direzione Valdieri fino a giungere alle Terme di Valdieri. Proseguire in direzione rif. Remondino e rif. Bozano, giunti al Gias delle Mosche parcheggiare l’auto, prende il sentiero nel bosco, che porta al rif. Bozano. In 20 minuti si giunge allo zoccolo basale, la via attacca nel punto più basso del Corno, dieci metri a sinistra del Pilastro di Oscar, percorre l’evidente quinta rocciosa che sembra staccata dal resto della parete.
- 1° tiro: salire la placca compatta fino alla sosta su terrazzino. 6a
- 2° tiro: superare lo sperone sovrastante di roccia articolata; saltare la prima sosta che si incontra e continuare una decina di metri. 4c
- 3° tiro: salire il diedro inclinato a sinistra, superare un breve strapiombino ben ammanigliato e attraversare leggermente verso sinistra dove si sosta su terrazzino. 4c
- 4° tiro: dalla sosta attraversare a sinistra su rampa inclinata, attaccare il muretto verticale e giungere in sosta. 6a
- 5° tiro: salire il muro verticale lavorato con ottime tacche, uscire su un terrazzo in cima alla quinta e sostare. Qui la via termina, continuare salendo gli ultimi tiri della via Giacougià.
- 6° tiro : salire la placca inclinata e superare un tettino ammanigliato, un altro muretto conduce in sosta. 5c
- 7° tiro : superare il tettino poi dritti fino a che le difficoltà diminuiscono. 5b
- 8°, 9° tiro : due lunghezze in comune con il Pilastro di Oscar per giungere cengia mediana e sostare. III
Qui è possibille reperire il canale di discesa oppure attaccare una delle vie della parte superiore del Corno Stella come ad esempio Carlo Rossano (Superiore) o la Campia.
Reperire nel canale la prima doppia, quindi scendere a piedi verso dx faccia a monte lungo la cengia fino a giungere ad una seconda doppia da 50 metri finale che arriva al ghiaione, quindi per tracce al Rifugio e a ritroso al Gias delle mosche dove abbiamo lasciato l'auto.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.