Grigna Meridionale - Piramide Casati - Magni
Schede primarie
Grigna Meridionale - Piramide Casati - Magni
La via è attrezzata a chiodi e fittoni resinati, utile una serie di friend fino al 1BD.
Esistono due possibilità di accesso alla Piramide Casati che prevedono tempi di percorrenza simili.
Opzione 1:
Dai Piani dei Resinelli oltrepassare il grande parcheggio fino ad arrivare a una chiesetta, svoltare a destra e seguire una ripida stradina (via Locatelli). Giunti ad un bivio tenere la destra e subito dopo a sinistra (via Caimi) fino alla fine della strada, parcheggiando presso un acquedotto.
Seguire il sentiero "Direttissima"(N°. 8) fino all'imbocco del canalone "Caimi", qui occorre risalire qualche metro nel canale per uscirne quasi subito a sinistra, continuando su sentiero, fino ad arrivare ad un tratto attrezzato con cavi metallici, che conduce al caminetto Pagani. Si risalgono le due scale metalliche presenti, si oltrepassa una strozzatura tra due pareti rocciose e si continua (ignorare il bivio che sale a destra), con vari sali e scendi fino ad una palina che indica il gruppo "Torre, Fungo, Lancia". Qui proseguire sul sentiero principale oltrepassando il canalone Angelina, proseguire tra i vari sali e scendi del sentiero fino ad un canale detritico, proseguire e continuare a salire fino al colle Garibaldi dove si prende a destra il sentiero n° 10. Quando si sta per scollinare in val Scarettone prendere una esile traccia sulla destra che conduce a della catene e poi prosegue per esile cengia fino ad attraversare un canale e giungere al cospetto della parete.
Opzione 2:
Dal Pian dei Resinelli attraversare in auto il piazzale e giungere alla chiesetta dove si svolta a destra e si imbocca la strada centrale delle tre strade presenti, seguirla lungamente in discesa (tornanti) e giunti in prossimità del vecchio campeggio imboccare la strada sterrata sulla destra (un po’ accidentata) che si segue fino a uno slargo dove parcheggiare.
Prendere ora la strada in salita che poi spiana e conduce a una discesa che porta a un canalone detritico. Attraversarlo e salire sull’altro versante, oltrepassare la palina che indica il torrione Costanza ignorandola e continuare, ignorare anche la palina del “Sentiero dei morti” e continuare ora per sentiero che sale costantemente costeggiando il torrione Pertusio. Proseguire per il sentiero che attraversando ora prati aperti porta al Rifugio Rosalba. Prendere ora il sentiero n° 10 che parte su di una crestina e seguirlo lungamente fino al colle Garibaldi, proseguire in piano e quando si sta per scollinare in val Scarettone prendere una esile traccia sulla destra che conduce a della catene e poi prosegue per esile cengia fino ad attraversare un canale e giungere al cospetto della parete.
La via attacca su di un terrazzo e segue una fessura subito a sinistra del camino di destra.
- 1° tiro: Salire al fittone di destra fino a una fessura che si segue lungamente, giunti a due chiodi vicini tendere a sinistra alla sosta su terrazzo, in comune con la via Donna Mathilde. V, 30m.
- 2° tiro: tendere a sinistra al fittone poi dritti fino a vincere uno strapiombino e uscire a sinistra a una sosta su spit e resinato. VI-, 30m.
- 3° tiro: affrontare lo strapiombo sopra la sosta e prendere una fessura che si segue lungamente fino a superare uno strapiombino e uscire a sinistra in sosta. VI-, 30m.
Da qui è possibile calarsi in doppia oppure con un semplice tiro giungere in vetta.
- 4° tiro: salire per facili roccette e affrontare un semplice muretto a destra dei resinati della via Donna Matilde e giungere così in vetta. Sostare su singolo fittone. III+, 40m.
Dalla vetta seguire le tracce di sentiero ed i bolli che conducono ad una sella, dove oltre uno spigoletto (poco visibile) si trova una sosta su fittoni con anello di calata. Da qui è possibile effettuare una doppia di 30m fino ad un intaglio (posto sulla sinistra, faccia a monte), posto nei pressi della sella tra la piramide Casati ed il torrione Palma. Da qui si scende per il canale fino a giungere nei pressi di un sentiero. Lo si prende verso sinistra (viso a valle) giungendo al Colle Garibaldi, da qui è possibile seguire a ritroso il sentiero utilizzato per l'avvicinamento.
2h dalla vetta al parcheggio.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.