Medale - Bonatti
Schede primarie
Medale - Bonatti
Via attrezzata a fittoni resinati e vecchi chiodi; portare una serie di friends fino al N°2 BD per integrare la chiodatura esistente.
Dalla Località Rancio (LC) si raggiunge la Via Quarto. Si parcheggia al termine della strada sopra il cimitero. Da qui si prende il sentiero n. 52 per il rifugio Piazza. Dopo aver superato un gruppo di case il sentiero esce su di una strada asfaltata. A sinistra e poi a destra sino a quando la strada diventa sterrata. Da qui si continua per la scala cementata che diviene un ripido sentiero fino ad una sterrata che passa lungo le reti paramassi. Si segue quest’ultima verso destra per un breve tratto sino a quando si prende sulla sinistra un sentiero che sale nel bosco. Pochi minuti dopo si esce sotto la parete dell’Antimedale. Si attraversa il ghiaione e si imbocca il sentiero che costeggia la parete del Medale. Subito dopo sulla sinistra si trova l’attacco della Ferrata degli Alpini Medale. Per raggiungere l’attacco della via si hanno 2 possibilità: o si segue la via ferrata (ferrata chiusa da Gennaio 2020, sono state rimosse le catene nei primi 50 m.) oppure si sale una via del “Pilastro Irene“. Dall’uscita della via Myriam al Pilatstro Irene, oppure se si è saliti seguendo la ferrata, al termine delle difficoltà; si percorrono alcuni metri in piano e prima che la ferrata riprenda a salire si abbandona la ferrata. Qui si traversa per tracce a destra abbassandosi per un canale di scarico, con passi in traverso esposti fino a raggiungere lo spigolo che una volta doppiato conduce all’attacco della via, 2 fittoni di sosta e scritta “Bonatti”.
- 1° tiro: Si Sale il diedrino fino al suo termine. Da qui si traversa a destra della pianta e si sale facilmente fino alla sosta. V; 30m
- 2° tiro: Il tiro più caratteristico della via. Alzarsi leggermente a destra della sosta per poi affrontare il lungo traverso verso destra: in alcuni punti si tenderà a progredire in ascesa, in altri in discesa. Dopo un diedrino ci si alza ancora un po' in obliquo verso destra, per poi traversare su bellissima placca a gocce fino alla sosta. Sull’ultimo fittone è stato appeso un cordone, forse per aiutare la progressione dove la roccia risulta più levigata. VI+, VI e A0; 40m.
- 3° tiro: Salire il diedro superandone direttamente la faticosa parte strapiombante (comunque ben ammanigliata) e riprendere il diedro fino alla sosta. VII-, V+ e Ao; 25m.
- 4° tiro: Salire entrando nel netto diedro fessurato. Al suo termine salire dritti per la placca fin sotto a un tettino, che si supera sulla destra con passo atletico. Dall'uscita salire poi per rocce facili alla sosta. VI, V+ e A0, 30m.
- 5° tiro: Ci si alza di qualche metro sopra la sosta per stupenda placca a gocce, poi si traversa a sinistra circa 5 metri (dalla sosta si riesce a individuare il fittone da raggiungere traversando) e si sale per rocce più facili sino alla sosta. V; 35m.
qui ci sono due opzioni:
- 6° tiro originale: più semplice, prevede di salire la placchetta sovrastante e poi andare verso sinistra su rocce più facili, proseguendo per un canaletto in cui sono presenti dei grossi blocchi che si superano per rientrare più in alto verso destra alla sosta. IV; 40m.
- 6° tiro variante: dopo la placchetta sopra la sosta, è possibile proseguire direttamente sul muretto con fessura con uscita diretta alla sosta. Questa variante, seppur più impegnativa, risulta più sicura su roccia salda a gocce-lame. VI-; 35m.
Da qui, seguire la ferrata che in pochi minuti conduce facilmente in vetta.
Pochi metri sotto la vetta si prende il sentiero verso destra (indicazioni S. Martino). Al primo si tiene la sinistra e poi si segue sempre il sentiero. Giunti in corrispondenza di canale si scende a sinistra fino a raccordarsi con il sentiero di discesa dell’Antimedale e successivamente con il sentiero seguito durante l’avvicinamento. 50’ dalla vetta alla macchina.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.