Monte Cimo – Il Leone di Nemea
Schede primarie
Monte Cimo – Il Leone di Nemea
10 rinvii e qualche cordino, avevamo qualche friend mediopiccolo ma non è indispensabile.
Giunti a Affi, proseguire fino alla località Tessari di Rivoli veronese, si può parcheggiare subito prima del canale sulla sinistra o una volta passato il ponte si prende la sterrata sulla sinistra e si sale a un parcheggio tra le vigne. Prendere il sentiero che sale a destra prima del parcheggio, seguirlo stando sulla destra ad un bivio, proseguire per tornanti fino a passare un ghiaione, dopo una cinquantina di metri da esso, in corrispondenza di un ometto salire per buona traccia (bolli e targhette metalliche) raggiungere la base della parete ignorando un bivio verso destra. La via attacca sul lato sinistro di un anfiteatro (ex cava). Scritta alla base.
Via plaisir, ottimamente protetta a spit. Divertente su roccia quasi sempre ottima. Ha uno sviluppo superiore alla media delle vie in zona Brentino. La parete è molto calda quindi è consigliata nelle fredde giornate autunno/invernali ma per godersela è fondamentale che ci sia il sole.
- 1° Tiro: Salire per muretto, traverso a destra e poi vago diedro. 5b, 30m (può essere concatenato con L2).
- 2° Tiro: pessura verticale e poi attraversare a Sx fino sostare su pianta. 5c, 10m.
- 3° Tiro: Placca verticale con astuto spostamento verso Sx e poi nuovamente dritti su terreno più facile fino in sosta. 6a, 25m.
- 4° Tiro: salire per placca, spostarsi leggermente a destra e proseguire per terreno più semplice fino a sostare sotto un netto diedro. 5a, 30m.
- 5° Tiro: Probabilmente il tiro più bello della via. Diedro, traverso a sx con un passaggio delicato per entrare nel secondo diedro da seguire fino alla sosta. 6a+ o A0, 30m.
- 6° Tiro: Seguire la placca a sinistra del diedro fino al suo termine e poi per roccette fino alla sosta su comoda terrazza detritica. 5b, 40m.
- 7° Tiro: Risalire lo sperone roccioso e poi traversare verso Sx puntando all’evidente diedro. Prestare un po’ di attenzione nel traverso per la roccia un po’ instabile. 4b, 35m.
- 8° Tiro: Risalire il diedro stando sulla sinistra, al termine attraversare a destra per prato fino alla sosta su clessidre o albero, scritta alla base del muro successivo. 5c, 30m.
- 9° tiro: dritto per placca verticale fino a buone fessure, spostarsi a sinistra e rimontare fino al cavo metallico (possibile sosta e libro di via). traversare sul cavo in discesa fino a sostare sotto la fessura. 6a+; 30m.
- 9° Tiro variante: Dalla sosta (scritta Leone), spostandosi 10 metri a sinistra è presente la variante Stefani, VII da proteggere con friend medi. Diedro di movimento, molto bello. Traverso a sinistra e proseguire fino al cavo della ferrata dove si sosta. 6a (pochi passi), 25m.
- 10° Tiro: Scavalcare il cavo, risalire la fessura/diedro fino a passare tra due alberi. Poi per facile rocce arrivare in sosta. 5a, 30m.
Seguire la traccia in direzione del Forte, giunti sopra ad un canalone, prendere la traccia che si abbassa verso sinistra, ometti e bolli. Superato un tratto attrezzato con una corda fissa, prendere la traccia di sinistra che conduce al bosco e da lì si ricongiunge al sentiero utilizzato per l’avvicinamento.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.