Dicembre, il mese di Natale, il mese dei regali e allora perché non farsi un regalo??
Detto fatto. Faccio due conti, qualche valutazione, risolvo un’equazione e cosi arrivo a un dunque. Sento Manuel e gli propongo una giornata di arrampicata NO-STOP; località da definirsi in base al meteo, in una giornata infrasettimanale.
Iniziamo da subito con qualcosa fuori dai canoni classici, l’orario di partenza. Nessuna sveglia al chiaro di luna, ben sì un orario da nobili, ore nove e trenta al Bione. Bellissimo!! Con una puntualità da fare invidia agli svizzeri, partiamo per Ballabio, zaini già fatti o quasi, giusto due cose da sistemare e siamo sul sentiero con passo da legione straniera, il programma è ricco e i minuti preziosi.
Parto io unisco due tiri, recupero il socio che prende il traverso a sinistra ed è subito pronto, terzo tiro, cambio quarto tiro, traverso a sinistra quinto tiro, cambio sesto tiro, vetta. Tira un’aria pungente che mi gela mani e piedi, capisco che qualcosa nel mio abbigliamento non va. Sarà che la mia felpa Terinda anni ’90 non mi protegga più adeguatamente??, Via veloci con una doppia siamo all’intaglio tra il Dito Dones e lo Zucco Terral; i nostri progetti prevedono la salita della via del Miro, ma dopo una rocambolesca ferrata il passaggio sulla cengia non è poi cosi raccomandabile. Dietro-front, giù la doppia e siamo ancora all’intaglio, uno sguardo alle relazioni ed ecco due tiri in pieno nord belli freddi che ci invitano a salirli, non litigate ragazzi, uno per ciascuno.
Nuovamente ci ritroviamo alla croce di vetta, guanti e cappello e nuovamente ributtiamo le doppie per la precisione due. Riorganizzato il materiale si riparte ancora tre tiri, per la terza volta abbracciamo la croce, vestiamo così la quinta doppia di giornata. Sono le diciassette facciamo merenda? NO!! Oggi digiuno. Con il sole che volge al tramonto, cominciamo a scendere passando alla base del Dito, recuperiamo i mostri fardelli e con il buio che incalza alle nostre spalle giungiamo alla macchina. Al Bione ci salutiamo e ognuno raggiunge la propia casa.
Riassunto: Via Lunga; Diedro Obliquo; Diedro Nord; tredici tiri, cinque doppie, un po’ di freddo e tanta libertà.
Grazie al socio per un regalo natalizio anticipato.
Beppe