Grigna Meridionale - Magnaghi Meridionale - L'anima delle nuvole
Schede primarie
Grigna Meridionale - Magnaghi Meridionale - L'anima delle nuvole
Via protetta a fix e chiodi tradizionali sui tiri, fix con anello di calata alle soste. Portare 12 rinvii, utile qualche friend fino allo #0.75 BD per il secondo tiro. I restanti tiri hanno la chiodatura distanziata e non sono integrabili.
Da Lecco raggiungere Ballabio e poi il Pian dei Resinelli, una volta qui esistono più possibilità per arrivare al cospetto dei torrioni Magnaghi e del Sigaro Dones:
- Una volta giunti ai Piani Resinelli, svoltare subito a destra in direzione del Rifugio Soldanella. Proseguire lungo la strada sterrata fino a raggiungere uno slargo sulla sinistra e parcheggiare. Risalire il Canalone Porta (consigliamo di indossare il caschetto) fino a raggiungere il raccordo Cermenati-Sinigaglia (palina). Qui proseguire dritti lungo il canalone, fino a raggiungere la base della parete ovest del sigaro.
- Dai Piani dei Resinelli prendere la strada che sale sulla destra e oltrepassare il forno della Grigna, continuare su strada oltrepassare il rifugio Soldanella e proseguire per strada sterrata fino a degli spiazzi sulla sinistra dove è possibile parcheggiare. Da qui parte un sentiero nel bosco che in breve conduce alla cresta Sinigaglia, che si segue fino alla base dei Torrioni Magnaghi, dove si incontra una vecchia piazzola di atterraggio per elicotteri. Qui traversare una forcella che conduce nel Canalone Porta, una volta scesi nel canalore risalirlo fino a raggiungere la base della parete ovest del sigaro.
- Da Pian dei Resinelli attraversare il grande piazzale e salire a destra la prima strada prima della chiesetta che sale ripida tra le numerose villette fino a giungere a un piccolo parcheggio vicino all’acquedotto. Qui salire per traccia e ad un bivio tenere la destra per poi imboccare il sentiero per la cresta Cermenati, lo si segue lungamente fino ad un altro bivio che indica per il canalone Porta e i torrioni Magnaghi, dopo un traverso con leggeri saliscendi si raggiunge il Canalone Porta(palina). Qui proseguire dritti lungo il canalone, fino a raggiungere la base della parete ovest del sigaro.
Dalla parete ovest del sigaro si continua nel canalone per facili placche fino ad un ripiano, visibile lo strapiombo con roccia rossastra protetto a fix del primo tiro. Possibile sosta con catena qualche metro a sinistra.
- 1° Tiro: Dal ripiano roccioso (possibile sosta con catena qualche metro a sinistra) si spacca sulla parete rossastra strapiombante, si traversa delicatamente con le mani nella fessura un po' friabile ma ben protetta a fix per poi salire in verticale per 2 fix. Dall'ultimo fix si traversa ancora verso destra con passo delicato e totalmente sprotetto fino allo spigolo. Da qui si risale fino ad uno strapiombo (chiodo) e poi facilmente in sosta. Per agevolare il secondo conviene passare solo una mezza corda nei rinvii per avere l'altra libera sulla verticale della sosta. 6c, 35m.
- 2° Tiro: Risalire lo spigolo (fix) standone a sinistra fino ad una clessidra cordonata. Da qui si traversa a destra, superando la "Spaccatura Dones" risalendo facilmente ad un ripiano dove si trova la sosta su 2 fix da collegare. Attenzione, sul ripiano si trovano 3 soste, quella corretta è quella centrale. 5a, 20m.
- 3° Tiro: Dalla sosta si risale su muro verticale di splendida roccia nerastra, si rinvia un fix poi si prosegue qualche metro fino ad un chiodo arancione nasconto in un buco, nei pressi di una presa biancastra. Da qui si prosegue in verticale (fix molto distanti) fino alla sosta. 6a+, 35m.
- 4° Tiro: Dalla sosta si risale la pacca grigia compatta molto tecnica, si tende leggermente a sinistra superando dei bombè di dita abbastanza obbligati. Si continua in leggera diagonale a sinistra oltrepassando una fessura e uno strapiombo di decisione, fino alla sosta con anello di calata posta sulla cresta del torrione. 6c, 55m.
Dall'ultima sosta risalire qualche metro fino ad un facile camino (sosta a fittoni) entrarci e proseguire per facili creste fino alla vetta con grosso masso. Poco sotto verso Nord-Ovest è presente una sosta di calata dove con corde da 60 è possibile effettuare una lunga doppia fino al terrazzino posto alla base della via "Marinella". Da qui è possibile effettuare un altra doppia da 20m oppure scendere a sinistra (viso a monte) per una cengia e facili passi di arrampicata fino al canalone.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.