PALESTRA – EXTRA

PALESTRA – EXTRA
Regione: 
Lombardia
Località: 
Brugherio

Oggi vi vogliamo raccontare, con un fare un po' allegro e ironico, della stagione invernale dei “climbers”. Come ben sapete autunno e inverno portano piogge, neve e freddo, o quantomeno un ribasso termico, così succedeva nello scorso millennio. Ora le cose sono un po' cambiate, ma le abitudini sono dure a cambiare, così in inverno i “climbers” emigrano dalle falesie, quindi dalla roccia, alle palestre ossia alla plastica.

Per non smentire la tradizione anche noi quest’anno faremo il grande passo, si, andremo in una struttura indoor a svernare, ma soprattutto, per cercare di alzare la nostra autostima. Nel gruppo ci sono varie filosofie di pensiero, chi sposa la causa e ne diviene dipendente, due, ma anche tre volte a settimana, chi al contrario, lungi da me rinchiudermi in uno spazio chiuso, “eresia”!!!!

Punto primo: dove andare? Molte sono le offerte, vanno valutate in base alla comodità di accesso, orari e localizzazione e non ultimo il costo, che alla fine e quello che spesso condizione le scelte. Ragni, Manga, Rock Spot, Urban Wall, Stone Age, Big Wall e chi più ne ha più ne metta, la proposta è varia e colorata. Impostato l’algoritmo, inserite le equazioni, estratta la derivata e fatto l’integrale, ecco dunque il risultato: BIG WALL a Brugherio.

Pronti via, si parte. Attenzione!! Non pensiate  che andare in una palestra sia qualcosa di semplice, tutt’altro. Primo intoppo, traffico e ingorghi sono la quotidianità , così i viaggi Seregno-Brugherio sono spesso una via crucis, non vi dico parcheggiare, ma qualche sacrificio bisogna pure farlo. Siamo all’ingresso, accediamo e come in un film: chi siete, dove andate, il certificato! Mio dio! Non pensavo fosse così difficile arrampicare indoor. Svolte le pratiche burocratiche finalmente entriamo e accediamo agli spogliatoi. Forse era meglio non accedere. Avete mai sentito parlare di guerra chimica? Ecco un bellissimo esempio, fragranze di ogni genere aleggiano e si mischiano in cinque metri quadri con dentro venti cristiani in mutande in un cocktail alchemico che annienterebbe un pachiderma. Cosa non si fa, per mezzo grado in più sulla scala delle “nostre” difficoltà.

Siamo dunque nell’area climbing, uno spettacolo cromatico meraviglioso, gente in canottiera si contrappone a gente in piumino, tutine attillate effetto vedo non  vedo per le signore, jeans griffati per i più giovani, tuta terinda per uno solo. È tutto un colore, ogli linea ha un cartello con indicata la difficoltà, ci si avvicina, si sale, si scende e comincia la diatriba dei gradi. Non scherziamo quello non è 6b, che dici come minimo e 6c, dai Ragni lo metterebbero 6a, alla Urban Wall dicono sia 7a; insomma  ognuno millanta successi o insuccessi, la verità è sempre quella se sali è facile se non sali è difficile, la lista delle scuse è lunga e interminabile.

In questo modo passa il tempo. È bello osservare gli usi e i costumi delle persone. Ci sono quelli della pausa pranzo, quelli del pomeridiano, quelli del serale ed infine quelli della chiusura, a cui bisogna spegnere la luce per invitarli ad uscire. C’è chi arriva e comincia un percorso di riscaldamento che dura ore, solo per fare un tiro e andarsene, chi al contrario non si riscalda, ma si scalda scalando, chi conosce tutti e tra pacche sulle spalle e saluti, passa più tempo a socializzare, di quanto ne passa a scalare, chi mangia chi beve e chi guarda, anche l’occhio vuole la sua parte.

Sono passati i mesi autunnali e quelli invernali, tra un paio di giorni tornerà l’ora legale e con essa le serate più lunghe, porteranno un’orda di “climbers” ipertrofici nelle falesie a scornarsi con la roccia, dove non ci sono i colori che ti indicano dove andare, ma prevarrà l’intelligenza motoria.

Bilancio 2023/2024: ottimo e abbondante, la formula del pomeridiano, premia, poca gente, tante linee, media tiri a giornata interessante, esperienza replicabile. Insomma, non è peccato mortale andare in palestra indoor, al limite possiamo dire: usare con moderazione. Ci si rivede per la stagione 2024/2025.

Notizia dell’ultimo minuto, la direzione della Big Wall ha fatto un esposto alla magistratura di Milano nei confronti di due “climbers”, motivazione: utilizzo prolungato e intensivo della struttura con relativa usura delle prese e mancato guadagno. Si stima che ogni salita sia costata meno di cinquanta centesimi, la proprietà si sente frodata. Ora tutto è nelle mani di avvocati e legali.

I “climbers”

27/03/2024