Terza uscita del corso di alpinismo, per ora la più traumatica, sveglia alle 5:25 più che una sveglia uno spavento, non so come mi chiamo, che giorno sia e che cosa ci faccio già sveglio, neanche il tempo per rispondere a tutte queste domande che 6:12 sono già al Bassi pronto per la partenza.
Si parte verso le Grotte di Toirano e si aggiunge un’altra domanda: perché sto andando al mare per andare in montagna? I dubbi aumentano e i compagni di viaggio non aiutano, infatti perdono conoscenza subito dopo essere partiti cercando di recuperare le ore di sonno perse. Tappa veloce all’autogrill e la strada scorre liscia fino alla destinazione, zaini in spalla e si parte verso la falesia, zaino bello carico, ma in mezz’oretta siamo già pronti per mettere le mani sulla roccia.
Parte il quartetto Cesare-Stefano e Riccardo -Carla, la prima via è ottima per fare un bel ripasso, ci sono bei maniglioni e appoggi per i piedi ottimi, la roccia è bella ruvida e anche i piedi iniziano a prendere un po’ di fiducia rispetto all’uscita precedente. Il tempo è perfetto, una giornata timidamente estiva con qualche goccia di pioggia che risulta quasi piacevole. Arrivati in sosta Stefano, che per l’occasione decide di cambiare il suo nome di battesimo in Achille, non per fare un torto ai suoi genitori, ma per essere più comodo nei comandi vocali, mi da qualche lezione di buone maniere tra alpinisti:” Ciò che perdi al compagno lo ricompri nuovo ed esattamente lo stesso”, leggi non scritte ma che è sempre bene sapere. Ci raggiungono in sosta anche Carla e Riccardo, corda doppia e si va alla via successiva. Questa via è più tecnica, Achille dall’alto la definisce divertente, beh dai allora proviamo un po’ questa bella roccia ruvida com’è, forse mi motivo un po’ troppo e a metà del primo tiro il piede mi abbandona e assaggio la bella parete di Toirano con tutto il corpo, qualche porcone, prendo un rinvio e mi tiro su sullo spit, quando penso che il peggio sia passato il rinvio vola giù mentre dall’alto una voce molto pacata dice “La regola la sai già!” è Achille e si riferisce al suo bel rinvio Grivel da 20€, allora ancora qualche porcone tra me e me, e si arriva anche alla seconda sosta.
Si scende, la giornata è volata e sono già le tre, mentre conto a mente i danni fatti il saggio Achille mi dice: “Hai più culo che capelli”, la cara Carla mossa da compassione ha recuperato il rinvio calandosi impavidamente tra un cespuglio e l’altro, e Achille ha proprio ragione considerando che pure il garage di Carla si voleva mettere in mezzo perché la mattina, prima di partire, non voleva aprirsi bloccandola a casa, però fortunatamente gli altri istruttori l’hanno recuperata e il mio debito è passato dal rinvio a due birre!