Gran Premio Tumefazione al Cevedale

Il gruppo SCUOLA
Gruppo montuoso: 
Cevedale

Sabato. Sveglia alle 4:30. Colazione, prendo zaino e materiale, carico tutto in macchinae  corro verso il ritrovo con allievi ed istruttori. 

Alle 5:30 partiamo alla volta del rifugio Forni, un po’ assonnati ma carichi per l’avventura. Tutto ad un tratto, sulla strada dell'andata, parte il Gran Premio, ad Andrea si è chiusa la vena e supera tutto e tutti pur di arrivare in rifugio. Gigi prova a stargli dietro ma non c’è nulla da fare, Andrea è meglio di Max Verstappen. Circolano tutt’ora voci sul fatto che da piccolo fosse pilota di go kart.

Finito il GP ed arrivati al rifugio Forni, prendiamo il mitico jeep Defender che porta noi e gli zaini a metà strada dal rifugio Pizzini, nostra meta per la giornata. La salita è facile e veloce ed arriviamo al rifugio pronti per affrontare la lezione della giornata. Ci ferma solo la pioggia, che leggera ma ininterrotta batte sulle nostre teste. Per un attimo ci riposiamo al rifugio ma appena la pioggia cessa partiamo subito con le lezioni: legatura in conserva, recupero dal crepaccio, Abalakov, fungo, passi sul ghiacciaio e funzionamento ARVA. Le nozioni sono molte ma la voglia di imparare è tanta e tutti completiamo con successo le lezioni.

Dopo una sistemata alla camera, qualche partita a carte e l’occasionale riposino ci sediamo per la cena. Il Dream Team di Seregno ha fame e tutti (o quasi) si pappano due porzioni sia di primo che di secondo, con qualche bicchiere di vino. Luca, meglio detto il Barone Rosso beve qualche bicchierino di troppo e la pancia comincia a gorgogliare. Fra le risate la cena finisce, una sola vista sconvolge però la tavolata: Franchin che guarda triste fuori dalla finestra, cerca invano la sua Iza fra le nuvole che circondano il rifugio.

Dopo cena, ci troviamo a bere un Genepy e ascoltiamo la mirabolante storia dell’ambulanza di Michele. A questo punto è ora, faccio lo zaino e vado a letto pronto a una bella dormita in vista del camminata del giorno dopo. Passato poco tempo però, dei passi pesanti si avvicinano alla camera: sono il Maraja e il Barone Rosso che con la delicatezza di due orsi si mettono a letto. Dopo qualche gorgoglio dallo stomaco del Barone e la preoccupazione del Maraja che gli dorme sotto, ci addormentiamo tutti carichi per il giorno dopo.

Domenica. Alle 03:35 la sveglia suona. Detta qualche imprecazione scendiamo a fare colazione, sono subito le 04:30 ed è ora di partire. Milesi parte per primo a tracciare la via, il passo è velocissimo e noi tutti seguiamo la sua traccia. Alle 5:15 il tempo ci regala una bellissima alba, che tutti guardiamo con stupore per qualche secondo. Subito però, testa bassa e camminare, manca ancora tanto al rifugio Casati. 

Ad un tratto, BOOOOM! Un rombo assordante travolge la parte finale del gruppo, all’inizio pensiamo ad una valanga ma presto si capisce che è solo un rombo di tuono proveniente dalle chiappe di Alberto. Rassicurati dal pericolo scampato ma preoccupati per l’intestino di Alberto, ripartiamo verso la Casati.

Nel frattempo, il tempo peggiora e noi incontriamo l’ultimo pendio prima del rifugio. Il pendio è molto ripido e siamo costretti ad alternarci per tracciare un via. La fatica dei tracciatori è tanta ma con un po’ di sano ravanage arriviamo in cima alla cresta e subito dopo siamo alla Casati.

La situazione non è delle migliori, c’è un whiteout completo e il Cevedale non si vede, le condizioni non sembrano esserci. Nel mentre, mi accorgo che la salita della cresta finale mi è costata cara: ho un lago negli scarponi, con annesso qualche pesciolino.Passato qualche istante per mangiare e bere, la decisione è stata presa: non si sale. Le condizioni non sono adatte. 

Un po’ demoralizzati, cominciamo la discesa verso la Pizzini e poi verso i Forni. La discesa è lunga e ci da modo di pensare, parlare e scherzare. A pranzo ci fermiamo a mangiare un piatto di pizzocheri al rifugio Stella Alpina e torna a tutti il buon umore. Oggi abbiamo imparato una lezione importante: la montagna non segue ciò che vogliamo noi, ma fa il suo corso e come nella vita noi dobbiamo imparare a seguirlo, senza opporci ad esso.

Alla prossima avventura,Flavio

PS: Verstappen al ritorno ha ceduto, sarà per il prossimo GP

16/06/2024
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