Aiguille Croux – Bertone Zappelli
Schede primarie
Aiguille Croux – Bertone Zappelli
Due mezze o intera da 60m se si scende dalla normale, friend dallo #0,3 al 2 se si vuole ridurre la distanza tra gli spit.
La via attacca nel diedro nero, 10 metri a destra dello sperone di placca della via Euroteam.
Dal Monzino: passare dietro al rifugio in direzione della Aiguille Croux, attraversare e abbassarsi sulla morena fino a scavalcare la spalla che porta sotto alla parete Est. Proseguire fino all’attacco.
Dal fondo valle: Prima del terzo tratto della ferrata prendere la traccia che costeggia la bastionata sotto al rifugio, che conduce al nevaio sotto alla parete Sud Est
Bella via in ambiente alpino. Ottima vista su Freny e ovest Noire. In estate va in ombra a partire dalle 15:00 ma rimane abbastanza protetta dal vento.
Dopo il lavoro di richiodatura, l’itinerario ha un carattere prettamente sportivo ma i tiri esigono un buon livello di arrampicata. L’utilizzo di friend permette di abbassare l’obbligato a 6a+
Gli spit e le soste della via sono inox con anello di calata. Gli spit oro sono della Ottoz.
- 1° Tiro: Risalire il diedro/canale fino alla sosta. 4C; 40m
- 2° Tiro: Proseguire dritto superando alcuni muretti e un diedro 4C; 40m
- 3° Tiro: Risalire la placca sopra alla sosta e attraversare a destra fino a prendere la lama. Proseguire fino alla successiva placca e strapiombo da superare direttamente, uscendo a destra. 6A+; 35m
- 4° Tiro: Superare la placca con passo delicato e proseguire verso sinistra su terreno più semplice fino a raggiungere la sosta in comune con la via Ottoz. 5C: 25m.
- 5° Tiro: risalire i diedri / canale verso sinistra, fino alla sosta posta sulla destra. (lunghezza della via Ottoz) 5A; 35m.
- 6° Tiro: salire sulla verticale della sosta per una decina di metri e attraversare a destra fino a raggiungere un diedro. Al suo termine ignorare la sosta e:
Opzione A: Attraversare a destra fino a raggiungere la successiva sosta.
Opzione B: Proseguire dritti nel successivo diedro che porta ad una terrazza dove è presente una sosta con cordoni della via “La Leggenda” In questo modo si evita il difficile muretto del tiro successivo. 5C/6A; 55m
- 7° Tiro: dalla sosta dell’opzione B, risalire il muretto abbassandosi leggermente e proseguire a destra fino al successivo diedro. Uscita di ristabilimento su placca verso destra. Proseguire a destra, ignorando le soste a sinistra (Leggenda e Euroteam) e sostare su comoda cengia panoramica. 6A+; 40m
- 8° Tiro: Attraversare a destra e risalire il lungo diedro. Al suo termine aggirare lo spigolo verso sinistra e raggiungere la sosta 6B; 35m.
- 9° Tiro: per ridurre gli attratti come suggerito dalla Guida E. Bonino, abbiamo spezzato il tiro in due:
Prima parte: risalire il diedro puntando allo strapiombo. Scegliendo bene quali lame tirare alzarsi ignorando lo spit sulla placca a destra.
Attraversare verso sinistra sotto al secondo strapiombo ed entrare in un diedrino dove è possibile sostare. Spit + friend #1 nel buco a destra. Sosta molto scomoda. 6C; 30m.
Seconda parte: attraversare a sinistra, rinviare lo spit ma meglio risalire sulla verticale del chiodo. Il diedro successivo è addomesticato da una corda fissa ma raggiungere la sosta rimane impegnativo. 6C+ 8m.
- 10° Tiro: risalire i due diedri, il secondo meno tecnico ma fisico. Sosta verso destra. Tiro molto continuo 6B+; 40m.
- 11° Tiro: attraversare a sinistra e risalire la placca. Ignorare gli spit verso destra (variante di 7A) e proseguire sempre a sinistra superando vari muretti e diedri. Comoda sosta su terrazza già in vista della cima. Forti attriti ma ci sono vari punti dove è possibile fare sosta. 6A+; 50m.
- 12° Tiro: seguire il diedro fino al suo termine e uscire verso destra. Sosta con catena nera di Euroteam. Se si prosegue verso sinistra per pochi metri si arriva sulla normale.
Opzione A: Dalla normale
Opzione B: doppie su Euroteam fino alla sosta S3 in comune con la Ottoz. Proseguire calandosi sulle soste dalle Bertone Zappelli.Le soste di Euroteam hanno tutte la catena nera e falsa maglia.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.