Campanile Basso - Graffer

Schede primarie

Campanile Basso - Graffer

Difficoltà: 
VII- (V+ A0)
Sviluppo: 
470m
Gruppo Montuoso: 
Dolomiti di Brenta
Località di Partenza: 
Vallesinella (Madonna di Campiglio, TN)
Quota di Partenza: 
1500m
Quota di attacco: 
2450m
Punti di appoggio: 
Rifugio Brentei, Rifugio Pedrotti
Quota di vetta: 
2877m
Avvicinamento: 
2h30'
Tempo di salita: 
6/7h
Tempo di discesa: 
3h30'
Esposizione: 
Sud-Ovest
Tipo di roccia: 
Calcare
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
13/08/2023
Attrezzatura e materiale: 

Via ben attrezzata a chiodi sui tiri e alle soste. Occorre portare comunque una serie di friend fino al #2BD per integrare le protezioni presenti e almeno 12 rinvii, alcuni allungabile per ridurre gli attriti delle corde.

Descrizione avvicinamento: 

Da Vallesinella seguire le indicazioni per il rifugio Casinei che si raggiunge in circa 35', e continuare in direzione del rifugio Brentei 1h45' circa. Dal rifugio oltrepassare la cappella commemorativa e continuare in direzione della "Bocca di Brenta" e Rifugio Pedrotti fino a transitare nei pressi del Campanile Basso. Prima di raggiungere lo spigolo del Campanile una debole traccia si stacca sulla sinistra, occorre risalirla fino ad arrivare nei pressi dello spigolo, che si oltrepassa per risalire pochi metri dove è possibile trovare l'attacco, circa 30/40m più in basso della via "Fehrmann". Cordone in sassi incastrati alla base.

2h30' da Vallesinella

Descrizione itinerario: 
  • 1° Tiro: Risalire le facili rocce, prima in verticale poi obliquando decisamente a sinistra, fino ad un terrazzo dove si atrezza la sosta su uno spuntone. III+, 30m.
  • 2° Tiro: Risalire le facili rocce e attaccare la parete superiore salendo inizialmente verso sinistra per poi piegare decisamente a destra fino ad una cengia sotto una parete gialla strapiombante dove si sosta (chiodi). IV, 35m.
  • 3° Tiro: Dalla sosta traversare facilmente a destra fino a doppiare lo spigolo, salendo poi una paretina di 3 metri fino al terrazzino di sosta (chiodi). IV, 15m.
  • 4° Tiro: Portarsi a sinistra della sosta risalendo il vago diedro fino a raggiungere lo spigolo grigio, doppiarlo e continuare verticalmente fino ad uno strapiombo che si supera sulla destra. Continuare ancora, oltrepassare una sosta appesa (scomoda), continuare verticalmente e sostare (chiodi). V, 45m.
  • 5° Tiro: Proseguire sulla sinistra fino a raggiungere il diedro fessurato, salirlo fino alla comoda cengia dove si sosta (chiodi). V, 30m.
  • 6° Tiro: Dalla sosta traversare a destra fino all'evidente diedro formato dalla grossa lama gialla staccata. Risalire interamente la fessura/diedro sottile più a destra (più sottile) e continuare poi per il successivo diedro fino ad uscire sulla parete a destra dove si sota su chiodi. V, 50m.
  • 7° Tiro: Dalla sosta traversare verso destra, oltrepassare lo spigolo e risalire la parete gialla a buchi, aggirare lo strapiombo alla sua sinistra e proseguire nel difficile diedro, ma ottimamente chiodato, fino ad uscire sul pulpito a destra dove si sosta. (sosta appesa su 2 chiodi, possibile collegare un terzo un metro più alto). VII- (V+ A0), 30m .
  • 8° Tiro: Dalla sosta ci si alza per poi traversare leggermente a sinistra e risalire la fessura gialla strapiombante, si risale interamente la fessura ottimamente chiodata (un paio di passi di dita) per poi uscire alla destra su una piccola cengia alla base di un diedro dove si sosta su chiodi. VII- (V+ A0), 30m .
  • 9° Tiro: Risalire interamente l'evidente diedro, fino a quando diventa camino, risalirlo per una decina di metri fino ad un pulpito sospeso sul camino dove è possibile sostare su una grossa clessidra. IV+, 50m.
  • 10° Tiro: Continuare qualche metro nel camino fino ad uscire alla destra su cengia alla base di una fascia strapiombante gialla dove si sosta su chiodi. VI-, 20m.
  • 11° Tiro: Risalire il facile diedro inclinato fino al suo termine, dove una cengia conduce ad uno sperone roccioso dove è possibile sostare su chiodi. IV-, 40m.
  • 12° Tiro: Traversare leggermente a sinistra per attaccare la parete verticale, che va risalita per qualche metro fino ad un chiodo, dove nei pressi di una fessura orizzontale si traversa orizzontalmente a sinistra per una decina di metri (chiodo alla fine) fino allo spigolo dove parte un diedro/camino che va seguito fino ad un pulpito dove si sosta su chiodi. V, 35m.
  • 13° Tiro: Proseguire nel camino fino alle placche che obliquando verso sinistra conducono alla sommità dello spallone dove si sosta su spuntone, IV, 45m.

Percorrere ora la facile cresta in direzione della affilata parete terminale del Campanile Basso. Qui si è sulla cengia denominata "Stradone Provinciale", è possibile percorrere la via Normale, oppure la Preuss fino alla cima del Campanile Basso. Costeggiando la parete alla sua sinistra per circa 50m è possibile raggiungere gli ancoraggi per le calate.

Discesa: 

Dallo "Stradone Provinciale" sono attrezzate delle calate su grossi anelli che conducono al sentiero delle Bocchette.

1ª Calata: 40m in verticale dove si trovano 2 ancoraggi su grossi anelli a distanza di 5 metri.

 Calata: 25m fino ad una cengia, traversare a sinistra (faccia a monte) fino all'ancoraggio successivo

 Calata: 40m con tratti nel vuoto fino ad una cengia, sosta leggermente sulla destra (viso a monte).

 Calata: 30m, stando il più possibile sulla destra (viso a monte) fino al canale sottostante.

Da qui si risale per una decina di metri fino alla bocchetta del Campanile Basso dove si incontra il "Sentiero delle Bocchette" che seguito veso destra conduce con tratti attrezzati a cavi metallici e scalette conduce nella valle della Brenta Alta. Poco dopo aver superato una sorgente il sentiero presenta un bivio: il cavo nuovo continua orizzontalmente, mentre un vecchio cavo si stacca sulla destra conducendo ad un altra scala che brevemente conduce al pendio detrittico che si scende facilmente fino al sentiero che riconduce alla base del Campanile Basso. Da qui si segue a ritroso il sentiero seguito durante l'avvicinamento fino a Vallesinella. 

Calcolare 3h30'/4h dallo "Stradone Provinciale" a Vallesinella

Primi salitori: 
G. Graffer, A. Miotto - 1934
Ripetizione di: 
Manuel Porro e Marco Beccalli
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.