Cima Barbignaga - Parete est – Peyote
Schede primarie
Cima Barbignaga - Parete est – Peyote
Normale dotazione alpinistica. Utili friends e cordini per integrare.
Giunti a Paspardo, comprare il ticket e proseguire per la località Zumella e successivamente le indicazioni per il rifugio Colombè. Lasciare la macchina al rifugio e incamminarsi sul sentiero che sale sulla destra fino a raggiungere il bivacco Pian di Campo. Da qui seguire la traccia (sentiero CAI n.117) e i numerosi bolli e ometti che risalgono lungamente la dorsale fino a dei tratti attrezzati con catene. Proseguire sempre lungo la traccia e, dopo diversi sali-scendi, si raggiunge il Passo delle Basse, da dove è visibile la parete est sulla sinistra. Qui abbandonare il sentiero 117 e scendere nella conca, tenendo sempre la sinistra per traccia su rocce e cespugli, fino a raggiungere la base della parete. Targhetta metallica all’attacco.
- 1° tiro: Salire dritti per placca fino a raggiungere il tetto. Dopodiché traversare verso sinistra fino a raggiungere un diedrino strapiombante. Superarlo con passo di decisione (ottime prese), per poi salire dritti fino alla sosta. 6a
- 2° tiro: Salire dritti e poi traversare verso sinistra (visibile spit con cordino). Dopodiché superare un folto cespuglio con l’ausilio di un cordone. 5c
- 3° tiro: Salire a destra della sosta con passo atletico in partenza. Seguire la fessura e proseguire dritti fino alla sosta. Qui recuperare il socio e spostarsi alla sosta 3 metri più a destra, dove parte la quarta lunghezza. 6a
- 4° tiro Alzarsi pochi metri sopra la sosta, spostarsi verso destra e poi proseguire dritti fino a un altro tratto con cespugli superabili con l’ausilio di un cordone. La sosta si trova a sinistra su una comoda cengetta. 5c
- 5° tiro: Salire dritti superando due brevi muretti interrotti da una cengia. 5c
- 6° tiro: Rimontare tenendosi sulla sinistra della sosta e proseguire talora su erba, talora su roccia, fino alla sosta. 5b
Discesa in doppia sfruttando tutte le soste. Possibilità di unire le ultime due lunghezze.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.