Feldschijen III torre – Cresta Ovest
Schede primarie
Feldschijen III torre – Cresta Ovest
2 mezze, friend BD dallo #02 al #3, 12 rinvii, NDA, ramponcini meglio averli nello zaino
Prendere la prima uscita, subito al termine del tunnel del Gottardo, in direzione Andermatt e Goschenen. Seguire le indicazioni per la Goscheneralp e seguire la strada fino al suo termine.
Lasciare la macchina al ristorante Dammagletscher e prendere il sentiero che passa sopra alla diga, superare il cancelletto metallico e con un lungo traverso sopra al lago iniziare a prendere quota. In prossima di un ponticello c’è un bivio segnalato da dei cartelli, svoltare a sinistra in direzione della Albert Hein Hutte. Seguire il ripido sentiero fino a dove le pendenza diminuisce, trovandosi quasi alla stessa quota della parete della III Torre. Traversare a sinistra e per tracce arrivare alla base.
Questa salita ha le caratteristiche tipiche delle vie del Goschenen e Salbit. Creste affilate, estetiche ed esposte. Roccia eccezionale.
La via è complessivamente poco protetta, circa 30 tra chiodi e spit in 500 m. Ottime le soste.
A torto o per fortuna, poco conosciuta dalla massa di alpinisti. In uno degli ambienti più belli del cantone di Uri.
- 1° Tiro: 40m; V: salire per placca e a metà, spostandosi a destra prendere la fessura che conduce al filo di cresta.
- 2° Tiro: 30m; IV+: superato lo sperone seguire l’evidente fessura fino alla sosta.
- 3° Tiro: 30m; V+: seguire la fessura fino a raggiungere uno spit. Traverso verso sinistra e con passo atletico sormontare una bombatura, Da lì proseguire con difficoltà minori fino alla sosta.
- 4° Tiro: 40m; IV+: ancora per cresta fino ad uno spit. Traversare a destra fino a raggiungere una fessura che conduce in sosta.
- 5° Tiro: 25m; V: salire dritti verso il primo spit, prima con arrampicata facile e poi su placca tecnica, secondo spit. Una volta superata, spostarsi a destra fino alla sosta. Spit + spuntone.
- 6° Tiro: 25m; III: proseguire sul filo di cresta. Facile ma molto esposto
- 7° Tiro: 30m; IV: salire lungo sistema di fessure non difficili fino in sosta.
- 8° Tiro: 30m; III: tenersi a sinistra della cresta fino ad arrivare alla selletta dove si sosta (1 spit)
- 9° Tiro: 40m; VI+: dulfer atletica con l’eccezione di un breve tratto tecnico su placca. Vincere la cresta affilata sul lato destro, seguendo gli spit. Superare una placchetta tecnica e poi sempre lungo la cresta fino alla sosta.
- 10° Tiro: 50m; IV+: salire puntando uno spit e poi la fessura sulla destra, dopo diversi metri lungo uno stretto diedro più semplice c’è un chiodo che porta alla sosta.
- 11° Tiro: 40m; III+: proseguire lungo il diedro e poi sulla cresta fino alla successiva sosta.
- 12° Tiro: 25m; VII (VI/A0) tiro: superare lo strapiombo ben chiodato, poi placchetta tecnica. Portarsi alla base di una fessura (friend incastrato), superata la quale si giunge in sosta.
- 13° Tiro: 40m; III: tenere la destra della cresta sulla linea più logica, fino alla sosta posta alla base di un pilastro.
- 14° Tiro: 40m; IV+: superare la parete lungo le due fessure e poi puntare la vetta. Giunti ad un grosso blocco aggirarlo sulla sinistra dopodiché puntare alla cima. Il percorso non è molto intuibile e non ci sono chiodi a semplificare l’orientamento.
Si scende per un canale nevoso, sul versante Sud, con alcuni tratti abbastanza ripidi e che conduce sul sentiero seguito per l’avvicinamento. Il canale può essere soggetto a qualche scarica, specie a inizio stagione quindi si consiglia di restarci il meno tempo possibile.
In caso di emergenza dovrebbe essere possibile calarsi in doppia dalla sosta del terzo, ottavo e undicesimo tiro. Soluzione non verificata
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.