Gemello settentrionale di Tredenus - Via Federico Giovanni Kurtz
Schede primarie
Gemello settentrionale di Tredenus - Via Federico Giovanni Kurtz
Via completamente da attrezzare, soste a chiodi (generalmente buoni). Necessaria una serie completa di friend fino al 4 BD + doppiare le misure dal 0,3 al 2 BD. Eventualmente chiodi e martello per le soste. Nevaio presente all'attacco fino a stagione inoltrata.
Raggiungere il paese di Cimbergo, dopodiché seguire le indicazioni per il rifugio Volano - De Marie. La strada è asfaltata solo fino a un certo punto, dove è presente uno spiazzo sulla destra per lasciare l'auto. Da qui in 20 minuti a piedi si è al Rifugio Volano. Proseguire lungamente per sentiero seguendo le indicazioni per il bivacco Cai Macherio fino a raggiungerlo (3:30h dal Volano). Da qui scendere nella pietraia in direzione dei gemelli del Tredenus fino a individuare una serie di ometti che conducono fino ai piedi del gemello settentrionale del Tredenus. Un ometto segna l'attacco che si trova in un diedro con roccia rosa e lame verticali, 15 metri a sinistra della via "Notte di luna piena" (targhetta e golfaro).
1° Tiro: Salire lungo una serie di lame stondate, dopodichè continuare lungo una fessurina sulla sinistra, per poi riportarsi a destra del diedro fino a raggiungere un terrazzino sulla destra ove si trova la sosta con due chiodi. 30m, V;
2° Tiro: Risalire il diedro fessurato sulla sinistra. Ignorare lo spuntone con cordini sulla sinistra e proseguire fino al termine del diedro. Sulla destra si incontra una sosta a tre chiodi vetusta da ignorare. Poco oltre, sul terrazzino, vi è la sosta con due chiodi. 40m, V+;
3° Tiro: Spostarsi a sinistra raggiungendo una lama rovescia poco più in alto. Da qui spostarsi a sinistra risalendo per placca fessurata raggiungendo un pilastrino con cordone (visibile già dalla sosta). Continuare nel successivo corto diedro fino a sostare sotto un altro evidentissimo diedro. 30m, V;
4° Tiro: Risalire il diedro sovrastante fino a un pilastrino con cordone. Proseguire ancora per diedro fessurato un po' più impegnativo (chiodo) fin oltre un piccolo strapiombo dove è visibile un chiodo: ignorare lo spuntone con cordone sulla destra e traversare nettamente a sinistra per facili fessure fino a dei gradoni ove si sosta. 50m, VI;
5° Tiro: Salire per gradoni fessurati fino ad un cordone su pilastrino. Scendere nella spaccatura, per poi risalire obliquando verso destra per facili risalti e un diedrino fino alla sosta. 35m, IV;
6° Tiro: Proseguire seguendo un diedrino per poi obliquare costantemente verso destra risalendo delle placche fessurate che conducono alla base di un diedro ascendente a sinistra, alla base del quale si trova la sosta. 35m, IV;
7° Tiro: Risalire il diedro fessurato superando inizialmente una lama rovescia. Giunti verso la fine del diedro si esce verso destra superando un altro diedrino raggiungendo il terrazzino di sosta. 35m, V;
8° Tiro: Risalire il diedro soprastante sfruttando i caratteristici knobs di granito fino a raggiungere una cengetta. Qui portarsi nel diedro sulla sinistra (chiodo) e piegare verso sinistra superando con un passo delicato un tratto di placca. Qui puntare verso l'alto (chiodo nasconto nell'erba) e raggiungere un altro diedro liscio (2 chiodi): affrontarlo con passi atletici e uscirne a destra su lame fino al terrazzo di sosta con chiodo e spit. 30m, VI+;
9° Tiro: Proseguire lungo la placca con knobs (2 chiodi) puntando alla fessura sulla destra più in alto. Qui traversare verso sinistra a un’altra fessura raggiungendo la lama sommitale. Oltrepassare la sosta a fix della via “Notte di luna piena” e raggiungere lo spuntone con cordoni e maglia rapida. 25m, V.
Individuare nel versante opposto di salita la forcella tra i due gemelli, ove è presente uno spuntone con cordoni ben visibile. Raggiungerlo con una doppia di 25 metri. Dopodichè effettuare una doppia da 50m dallo spuntone, arrivando alla base di un lungo camino. Qui, poco più in basso, si individua un ometto sulla sinistra (faccia a valle). Lo si segue e, per tracce, si prosegue camminando verso sinistra raggiungendo il bordo di un profondo canalone. Aggirarlo nella sua parte superiore raggiungendo una sezione prativa con placche che va discesa con attenzione. Noi siamo scesi obliquando leggermente verso sinistra (viso a valle) individuando uno spuntone con cordini da cui ci siamo calati (50 metri di doppia) raggiungendo la base del canalone roccioso. (La relazione diceva di individuare una zona con ometti per poi raggiungere una calata di 20 metri fino al canalone, ma al momento della nostra ripetizione pioveva e, data la scarsa visibilità, non l'abbiamo trovata). Da qui scendere tendendo a sinistra raggiungendo il sentiero segnalato CAI 16 che conduce al forcellino di Tredenus e da qui, in breve, fino al visibile bivacco.
Eventualmente è possibile calarsi in doppia dalle soste a spit della via "Notte di luna piena". Soluzione da noi non verificata.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.