Grigna Meridionale - Torrione Clerici - Spigolo Boga
Schede primarie
Grigna Meridionale - Torrione Clerici - Spigolo Boga
Normale dotazione alpinistica. Utile qualche friend. Soste con 2 fittoni da unire.
Dal piazzale dei Resinelli, salire verso il rifugio Porta. Da qui prendere il sentiero della Direttissima e seguirlo oltrepassando il gruppo del fungo, fino a raggiungere il Canalone di Val Tesa che sale alla Guglia Angelina. Risalire il canalone (roccette e catene) e, una volta arrivati all’altezza della Guglia Angelina e dell’ago Teresita, traversare verso sinistra (viso a monte) raggiungendo l’intaglio che le divide (denominato Porta dell’inferno). Qui effettuare una calata di una ventina di metri (ottimo ancoraggio in loco), poi traversare a sinistra (viso a monte) per rocce instabili (prestare molta attenzione alla fragilità della roccia!) risalendo qualche metro per poi ridiscendere in un canaletto. Qui si trova lo spigolo del Torrione Clerici e un fittone resinato e un chiodo a espansione segnano l’attacco della via.
- 1° tiro: salire dritti vincendo lo strapiombetto fessurato (chiodi vecchi e fittoni concedono la possibilità di azzerare il passaggio). Proseguire poi lungo un semplice canale sino alla sosta. V o IV+ o A0.
- 2° tiro: salire sullo speroncino a sinistra raggiungendo la base della placca. Dal fittone proseguire in verticale su ottimi appigli. Alzandosi si individuano due vecchi chiodi, poi traversare nettamente verso destra fino a raggiungere lo spigolo. Da qui salire dritti fino alla sosta (sprotetto, usare friend): non fermarsi ai due vecchi chiodi, ma sostare ai due fittoni resinati da collegare. IV+.
- 3° tiro: salire a sinistra della sosta, seguendo un diedro-canale. Superare uno strapiombino e continuare a salire nel caminetto fino all’uscita a destra dove si trova la sosta. IV.
- 4° tiro: salire a sinistra aggirando la placca sopra la sosta. Proseguire poi per cresta aggirando sulla destra alcuni grossi spuntoni fino a raggiungere la sosta su un pulpitino. III.
- 5° tiro: salire l’evidente canalino. Proseguire poi per cresta semplice fino alla vetta: sosta su singolo fittone resinato. III.
In loco è presente un masso con cordone con un ancoraggio per effettuare una calata di una trentina di metri. Da qui si seguono le tracce di sentiero verso il canale di Val Tesa che si ridiscende tornando alla direttissima.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.