Piz Ciavazes - Via della Rampa
Schede primarie
Piz Ciavazes - Via della Rampa
NDA
Le soste sono attrezzate ad anelli cementati. In via sono presenti alcuni chiodi risultano utili dadi e friend medio per integrare le protezioni presenti
Dalla strada partono diversi sentierini, in circa 15 minuti conducono alla base della parete. La via attacca sul lato destro della parete in corrispondenza di una spaccatura/rientranza (diversi grossi massi alla base e una lapide un po' più a destra).
- 1° tiro: salire verticalmente lungo la fessura. All'inizio piàù semplive, poi più verticale. 35 Mt. IV
- 2° tiro: continuare verticalmente, difficoltà sostenuta per tutto il tiro. 30 Mt. IV
- 3° tiro: proseguire verticalmente risalendo la fessura poi un diedro e un caminetto. Sosta scomoda sulla destra. 35 Mt. III
- 4° tiro: salire dritti puntando alla base di tre larghe fessure. Salire quella di destra. al termine della fessura proseguire diagonalmente verso destra fino a raggiungere la sosta che è situata in una piccola conca. 40 M. IV-
- 5° tiro: proseguire dritti alla base di un camino-diedro, passare due tratti in strapiombo. 35 Mt. IV+
- 6° tiro: il chiave della via. Oltrepassare il salto di fronte alla sosta, proseguire verso lo stretto camino con roccia giallastra. risalirlo fino a quando si deve uscire sulla sinistra. Rientrare poi nel camino che pian piano si allarga fino a quando è possibile uscire a sinistra, per rocce più semplici ma più esposte, fino ad arrivare in sosta. 40 Mt. IV+
- 7° tiro: proseguire sulle rocce soprastanti solcate da varie fessure puntando all'uscita della parete. Arrivati sotto uno strapiombo effettuare un breve traverso sulla destra molto appigliato. La sosta è su uno spigoletto. 35 Mt. III
- 8° tiro: la parete adesso perde diu verticalità, proseguire per facili roccette fino alla sosta successiva. 30 Mt. II
- 9° tiro: continuare a salire le roccette semplici lungo la larga rampa-canale fino a sbucare sulla Cengia dei Camosci. 30 Mt. II
Seguire il sentiero della cengia verso sinistra viso monte, oltrepassare un imponente anfiteatro e prendere le corde fisse che attraversano il caratteristico passaggio del buco che si affronta strisciando. Proseguire per corde fisse e poco dopo il loro termine scendere per rampa una trentina di metri (possibile proseguire dritti raccordandosi alla normale alla seconda torre),piegare leggermente a destra e reperire una calata di circa 20m. Dopo la calata scendere per tracce fino a reperire un altra calata da 20m che risulta evitabile tendendo sempre a sinistra viso valle dove un ultimo breve tratto di arrampicata porta alla base dei risalti rocciosi. Proseguire ora per il sentiero che scende ripido verso sinistraa fino a intercettare i vari sentieri di accesso alla parete che seguiti a ritroso riconducono alla strada.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.