Sergent - L'apparizione del cristo verde

Schede primarie

Sergent - L'apparizione del cristo verde

Difficoltà: 
6b (6b obbl.)
Sviluppo: 
300m
Gruppo Montuoso: 
Valle dell'orco
Località di Partenza: 
Ceresole Reale
Quota di Partenza: 
1650m
Quota di attacco: 
1750m
Quota di vetta: 
2000m
Avvicinamento: 
25'
Tempo di salita: 
3h30'
Tempo di discesa: 
1h 10'
Esposizione: 
Sud-Est
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Primavera, Autunno
Data ripetizione: 
16/06/2024
Attrezzatura e materiale: 

Normale dotazione alpinistica, necessarie 2 mezze corde da 60m per la discesa in corda doppia. Via attrezzata interamente a fix inox sui tiri e alle soste. Necessari una serie di friends medi #0.4 - #1.

Descrizione avvicinamento: 

Dal parcheggio prendere la mulattiera erbosa in leggera salita verso destra (spalle al campeggio). Al termine raggiungere una traccia che sale tra la pietraia. Seguire il sentiero fino ad un bivio con cartello indicatore per i settori sinistro, centrale e destro. Prendere a destra per il settore centrale e destro. Continuare in salita senza giungere nei pressi della parete, fino ad un grosso masso strapiombante sulla destra. Da qui si stacca una traccia verso sinistra (viso a monte) che in traverso e leggera discesa conduce all'attacco nei pressi di un abete e di un vecchio plinto in cemento.

25' dal parcheggio.

 

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Salire in verticale qualche metro e poi traversare in ascesa verso sinistra, proseguire verticalmente oltrepassando una fascia erbosa e continuare fino a sostare sullo spigolo. 5c, 45m.
  • 2° tiro: Salire in placca seguendo la linea di fix più a destra, un tratto di placca verticale conduce a una placca più semplice dove si continua fino alla sosta. 5c, 45m.
  • 3° tiro: Salire l'evidente tettino sopra la sosta (ribaltamento complicato), per poi continuare su placca più semplice che poi si verticalizza nei pressi della sosta sotto un tettino. 6a+, 40m.
  • 4° tiro: Dalla sosta traversare a sinistra per 2/3 metri fino ad una fessura che permette di superare facilmente il tetto. Da qui si prosegue per delle fessure da proteggere, fino alla fessura verticale che termina su placca di aderenza protetta con 3 fix, con passi delicati si giunge alla sosta. 6b, 40m.
  • 5° tiro: Salire per placca puntando al primo fix a circa 10m dalla sosta, poi altro lungo tratto in aderenza, oltrepassare una larga fessura orizzontale, proseguire ancora per fessure verticali fino alla sosta. 5b, 45m.

Da qui la via prosegue verticalmente per 2 lunghezze poco interessanti, noi abbiamo seguito la variante:

  • 6° tiro (variante): Traversare decisamente verso destra fino ad un fix in placca, poi in verticale su un bombè che si supera direttamente, per poi continuare su uno sperone arrotondato fino alla sosta, 6a, 30m.
  • 7° tiro (variante): Continuare sullo sperone arrotondato, fino ad un tratto più abbattuto, superare un muretto e giungere alla sosta su cengia inclinata. 6a, 30m.
Discesa: 

Da S10 scendere con una doppia fino a S8 e da qui in diagonale a S7. Scendere diritti con una lunga doppia (55/60m) fino ad una sosta fuori via in corrispondenza di un ripiano. Scendere con una calata fino a S1 e da qui, con un’ultima doppia, a terra

Primi salitori: 
D. Caneparo, R. Mochino, R. De Giorgio, 1986
Ripetizione di: 
Manuel Porro e Federico Mariani
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.