Tète Colombe - A nous la Belle Vie
Schede primarie
Tète Colombe - A nous la Belle Vie
Via ottimamente attrezzata a spit. Soste formate da due spit da collegare. Portare una dozzina di rinvii. Può risultare utile una piccola scelta di friend medi.
Da Briançon premdere la strada per il col Du Lautaret, una volta passato Le Monêtier-les-Bains, proseguire lungo la strada fino a incontrare la vecchia galleria de Valluoise (ora in disuso) dove si parcheggia.
Prendere il sentiero che sale a tornanti ne bosco fino a incontrare un cartello giallo che indica le "Chemin du Roy", qui non seuguire il cartello ma seguire una ripida traccia che si inerpica per bosco e radure fino ad uscire sui prati da dove è ben visibile la parete. Giunti a una biforcazone salire per la traccia che sale ripida a sinistra in direzione della parete. Arrivati nei pressi dei ghiaioni si può già notare il pilastro (posto all’estrema destra della parete, a destra del profondo canale che lo separa dalle placconate dove corre Le Bal de Boucas) che si raggiunge in breve. (1.30/1.45h dalla macchina)
- 1° tiro: l’attacco è posto a sinistra di un evidente fessura spittata (variante di attacco di 6b). Placca appigliata tendente verso destra, poi rimontare per rocce facile tendendo nettamente verso destra. La sosta si trova all’inizio di una cengia. 5b; 30m.
- 2° tiro: camminare sulla cengia per 10-15 m in direzione dell’evidente pilastro, seguire l’evidente linea di spit. Sosta all’inizio della cengia successiva. 6a; 35m.
- 3° tiro: superare la cengia (10-15m) andando in direzione del muro verticale. Seguire la linea di spit posti su uno spigolino fino a una cengetta. Sosta sulla destra in una nicchia sotto uno strapiombino. 5c; 35m.
- 4° tiro: rimontare lo strapiombino con passi atletici, diritti per qualche metro e poi imboccare un diedro sulla destra che si seguirà senza poter sbagliare fino alla sosta. 6a; 30m.
- 5° tiro: seguire inizialmente il diedro poi 2 possibilità: a) continuare a seguire il diedro tendente a sinistra e poi rientrare a destra, 5b (soluzione da noi seguita); b) rimontare direttamente la placca verticale fino in sosta, 6a. Sosta su una cengetta alla base di un diedro obliquo verso sinistra, 30m
- 6° tiro: rimontare la placca con passi delicati, tendendo verso sinistra, poi muro verticale, alla fine del quale tendere a destra fino in sosta posta su comoda cengia. 5c; 30m.
- 7° tiro: partire a destra della sosta per salire verticalmente, poi tendere a destra su roccia gialla lavorata, rimontare la placca, tendere a sinistra fino alla sosta posta su un pulpito. 5b; 45m.
- 8° tiro: traversare nettamente verso sinistra per qualche metro (facile) poi salire verticalmente su stupendo muro lavorato con arrampicata divertente fino in sosta. 5b; 40m.
- 9° tiro: tiro chiave. Salire verticalmente sopra la sosta fino al muro verticale, superarlo con dei passi di decisione, seguire la lama con arrampicata sostenuta, poi placca in direzione di una fessura accennata che porta fino alla sosta posta su una comoda cengetta. 6a+, 35m.
- 10° tiro: traversare nettamente verso sinistra (10-15m) poi rimontare verticalmente fino ad una cengia che si percorre fino al suo termine. Sosta intermedia all’inizio della cengia. 4b; 40m.
-
11° tiro: bell’arrampicata su placca tecnica grigia, tendente verso sinistra fino ad una sosta posta sotto ad uno strapiombino. (spit più distanti rispetto al resto della via) 5b; 35m.
-
12° tiro: passo delicato sopra la sosta, per poi procedere tendendo a destra con arrampicata più facile verso la sosta finale posta su una placca grigia. 6a (1 passo), 25m.
In doppia su una linea posta a destra (faccia a monte) rispetto alla via di salita.
Prima calata: due possibilità:
- circa 30m fino alla sosta di calata successiva e poi una doppia lunga da 60m fino al bordo della cengia. Soluzione da noi seguita.
- fare un’unica calata da 60m fino alla cengia e poi proseguire assicurati o slegati per arrivare alla sosta sul bordo della cengia
Seconda calata: dal bordo della cengia tendere a destra (faccia a monte) e calarsi fino alla cengia sottostante. La sosta si trova nascosta dietro a un muretto sotto la cengia (ometto)
Da qui eseguire 4 doppie lineari di circa 40m con facilità di individuazione (tutte con fix catena e anello di calata). Queste doppie portano alla cengia incrociata all’inizio del terzo tiro. Seguire la cengia verso sinistra (faccia a monte) con alcuni passi un po' esposti, ma facili, fino a raggiungere il ghiaione posto a sinistra dell’attacco della via.
Seguire ilsentiero sa ritroso fino all'auto.
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.