Tre Cime di Lavaredo - Cima Piccola - Spigolo Giallo

Schede primarie

Tre Cime di Lavaredo - Cima Piccola - Spigolo Giallo

Difficoltà: 
VI+
Sviluppo: 
380m
Gruppo Montuoso: 
Dolomiti di Sesto, Tre Cime di Lavaredo
Località di Partenza: 
Rifugio Auronzo, Misurina BL
Quota di Partenza: 
2320m
Quota di attacco: 
2500m circa
Punti di appoggio: 
Rifugio Auronzo e Rifugio Lavaredo
Quota di vetta: 
2800m
Avvicinamento: 
40'
Tempo di salita: 
5h 30'
Tempo di discesa: 
2h 30' più 20' per il ritorno al rifugio
Esposizione: 
Sud Ovest i primi 2 tiri poi Sud Est
Tipo di roccia: 
Dolomia
Periodo: 
Estate
Data ripetizione: 
26/06/2023
Attrezzatura e materiale: 

Via ben attrezzata a chiodi sui tiri a alle soste, alcune sono rinforzate a fittoni. Occorre portare comunque una serie di friend fino al 2BD per integrare le protezioni presenti e almeno 12 rinvii, alcuni allungabile per ridurre gli attriti delle corde.

Descrizione avvicinamento: 

Da Misurina, imboccare la strada  a pedaggio (30€ ad auto a giugno 2023) che conduce comodamente al rifugio Auronzo dove si parcheggia in uno dei grandi parcheggi (gratis dalle 19 alle 02). Da qui si imbocca la larga carrozzabile che parte alle spalle del rifugio e conduce ad una cappelletta, poco prima di essa prendere una traccia che sale verso l'evidente spigolo giallo della Cima Piccola. La via attacca sulla sinista dello spigolo in corrispondenza di una targa metallica.

Descrizione itinerario: 
  • 1° tiro: Salire il diedro giallastro e leggermente usurato fino alla sosta molto scomoda. V+; 30m.
  • 2° tiro: uscire sulla sinistra dalla sosta e riprendere il diedroe proseguire, quando questosi chiude con un tettino, uscirne a destra con passo molto aggettante ed esposto. VI-; 30m.
  • 3° tiro: traversare a sinistra oltrepassandoun masso appoggiato, proseguire in leggera diagonale verso destra, passare un tettino sulla destra fino a una cengia dove si sosta. IV; 40m.
  • 4° tiro: salire in diagonale verso destra fino a evitare un tetto tramite un diedrino e rientrare verso sinistra e sostare su piccola cengia. IV; 45m.
  • 5° tiro: salire per diedrino, passare una nicchia con sosta e continuare fino al traverso dove si sosta dopo pochi metri. V-; 30m.
  • 6° tiro: traverso verso sinistra facile ma molto esposto. IV; 20m.
  • 7° tiro: Salire prima verso destra fino a rimontare uno strapiombino sulla sinistra e proseguire tendendo a sinistra fino a sostare ala base del diedro giallo del tiro chiave. V+; 25m.
  • 8° tiro: salire il diedro sulla sinistra della sosta fino alla sosta appesa posta prima di un traverso, non proseguire oltre nel diedro, trattasi di variante più impegnativa. VI+; 25m.
  • 9° tiro: traverso a sinista esposto e con ingresso complicato. V+; 10m.
  • 10° tiro: salire sopra la sosta e poi cominciare a obliquare verso sinistra fino alla comoda sosta su cengia.  V+; 25m.
  • 11° tiro: Vincere un passaggio ostico in partenza sulla sinistra della sosta, proseguire per terreno più semplice , oltrepassare una cengia e continuare prima dritti e poi obliquando verso destra fino alla sosta. il tiro può essere spezzato sostando sulla destra dopo circa 25m. V; 50m.
  • 12° tiro: Obliquare a sinistra per lama rovescia e poi proseguire verticalmante per vaga fessura fino alla cengia dove si sosta sula destra sotto un camino su 2 fittoni. V+; 25m.
  • 13° tiro: Dritti per camino fino ad un passo più ostico, passarlo e poi tendere leggermente a sinistra fino alla sosta su 2 fittoni. IV+; 25m.
Discesa: 

Dal termine della via poco sotto l'anticima, spostarsi in diagonale verso sinistra (verso la cima grande), risalire una forcelletta e poi ridiscendere per circa 3m, traversare a sinistra viso monte per cengetta e risalire un diedrino. Traversare ora a sinistra per cengia fino a reperire una breve doppia di circa 10m. Traversare ancora a sinistra viso monte, passo ostico in leggera discesa e giungere così all'intaglio tra la cima piccola e l'anticima, proseguire verso sinistra fino a intercettare gli anelloni per le calate. Da qui noi abbiamo eseguiro 3 doppie da 60m e qualche tratto di disarrampicata fino alla forcella tra la cima grande e la cima piccola (è meglio spezzarle per evitare di disarrampicare, sono presenti molti anelli di calata da noi ignorati).

Dalla forcela scendere per canalone ghiaioso in direzione Sud fino a raggiungere i ghiaioni basali (noi abbiamo eseguito 2 doppie in quanto vi era ncora parecchia neve, la prima da un palo di ferro della grande guerra e la seconda da un chiodo sulla destra viso valle.) 

Primi salitori: 
Emilio Comici; Mary Varale; Renato Zanutti 1933
Ripetizione di: 
Cavasin L., Mauri L.; Milesi G.; Porro M.
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.