Val di Mello - Scoglio della metamorfosi - Polimagò

Schede primarie

Val di Mello - Scoglio della metamorfosi - Polimagò

Manuel in uscita dalla L6
Difficoltà: 
VI+ obb. VII o A0 il primo tiro di Luna Nascente
Sviluppo: 
360m
Gruppo Montuoso: 
Masino - Bregaglia
Località di Partenza: 
San Martino in Valmasino
Quota di Partenza: 
920m
Quota di attacco: 
1480m
Punti di appoggio: 
vari rifugi in val di mello
Quota di vetta: 
1700 circa
Avvicinamento: 
1h15'
Tempo di salita: 
5-6h
Tempo di discesa: 
1h30'
Esposizione: 
Sud
Tipo di roccia: 
Granito
Periodo: 
Primavera - Autunno
Data ripetizione: 
12/10/2017
Attrezzatura e materiale: 

via classica attrezzata a soli radi chiodi. Portare una serie di dadi e di friends fino al 3DB, doppiare le misure medie piccole per salire in tranquillità il VI tiro.

Descrizione avvicinamento: 

Dalla frazione di San Martino (Val Masino) raggiungere la riserva naturale della Val di Mello.

1. Mediante autovettura (costo 10€ a macchina, divieto di transito nei week-end da maggio a ottobre e tutti i giorni daluglio a agosto).

2. Mediante il servizio navetta, attivito tutti i giorni in cui vige il divieto di accesso alle vetture non autorizzate(orari 8:00-18:00).

3. A piedi, da San Martino, circa 250 m di dislivello, 30’.

Raggiunta la Val di Mello, percorrere il sentiero che attraversa tutta la valle superare la località “Cà di Carna“ subito dopo il "Bidet della contessa" prendere un sentiero che sale sulla sinistra e si inerpica nel bosco fino a raggiungere la struttora denominata "Sarcofago", proseguire sul sentiero verso sinistra fino a raggiungere la cascata del torrente Qualido. salire ora ripidamente nel bosco fino alla sommità del settore denominato "Dimore degli Dei", qui salire fino alla base della parete superiore detta "Scoglio della Metamorfosi" e costeggiarla fino a giungere all'attacco della via, poco prima della fine della struttura in corrispondenza di una piccola grotta.

Salire per ficili risalti fino a una pianticella dove si fa sosta per la partenza del primo tiro di Luna Nascente.

Descrizione itinerario: 

Luna Nascente:

  • 1° tiro: dalla piantina salire fino al tettino solcato da una fessura che si sfrutta (tirando il chiodo e il dado incastrato) per rimontare il muretto giungendo così a un terrazzo che seguito verso sinistra porta alla sosta su cordoni sull'esile cengia. 20m, VII o VI e A0.

Qui inizia la vai Polimagò:

  • 2° tiro: spostarsi a sinistra nel camino, salirlo per pochi metri fino a rinviare una lunga fettuccia, da qui in spaccata ci si sposta a sinistra a prendere una fessura che poi riporta alla fessura camino che si segue fino a sostare sotto il punto il cui la fessura diviene un esile lama. 40m, VI+
  • 3° tiro: entrare nel camino formato dalla lama, dopo pochi metri con passo complicato uscire e scalare la lama in dülfer fino a che questa diviene orizzontale, qui con caratteristica passeggiata sulla lama verso sinistra si raggiunge la sosta. 20m, V+.
  • 4° tiro: spostarsi verso sinistra in placca e con difficili movimenti si raggiunge il primo chiodo poi per muro verticale e con un passo impegnativo su leggero strapiombo si raggiunge terreno più facile. Seguire ora la placca verso destra fino a raggiungere delle teppe erbose e una pianta con cordini dalla quale si scende facilmente alla sosta. 40m, VI+.
  • 5° tiro: seguire la fessurina sotto l'arco finchè non si aggira uno spigolo e salire il diedrino sino a uscire sulla sinistra su sosta su 2 spit. 30m, V+.
  • 6° tiro: traversare delicatamente in placca verso sinistra e salire la bellissima fessura ad arco che pian piano si assottiglia fino a scomparire in un tratto. Sostare quasi al suo termine su chiodi. 45m, VI+.
  • 7° tiro: Salire per fessurina sino ad un chiodo, da qui traversare lungamente sulla vena di quarzo, prima in discesa poi in orizzontale fino che le vene si assottigliano, qui con delicati passi in placca si raggiunge la fessura di luna nascente che in pochi metri porta alla sosta. 25m, V+.

Qui si riprende la via Luna Nascente:

  • 8° tiro: seguire lungamente la fessura che diviene via via più esile fino alla sosta (fare un uso parsimonioso dei friend). 50m, V.
  • 9° tiro: una volta qui esistono varie possibilità di uscita, noi abbiamo seguito la più comune. Dalla sosta traversare lungamente a sinistra per vene di quarzo fino a trovare una fessura che sale verso destra dove si sosta su friend. 40m, III+.
  • 10° tiro: salire la fessura e giunti a un chiodo abbandonarla e proseguire in placca in diagonale verso sinistra trovando i punti più deboli fino a raggiungere le piante sommitali. 55m, V poi III.
Discesa: 

All'uscita salire per tracce fino a che non si giunge in radure pianeggianti, qui prendere una traccia verso destra (non la prima che si incontra) che porta al canale di discesa. Scendere prestando attenzione seguedo la tracca che porta sul lato sinistro del canale e per ripido sentiero si ritorna alla base della parete. Da qui a ritroso per il sentiero di avvicinamento si ritorna a valle.

Primi salitori: 
Jacopo Merizzi e Paolo Masa
Ripetizione di: 
Luigi Mauri; Manuel Porro
Disclaimer
L’alpinismo su roccia e ghiaccio è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con adeguata preparazione fisica e psicologica. Quanto riportato nella relazione, pur essendo redatto con grande precisione, deve essere valutato sul luogo e non può sostituirsi alla vostra valutazione ed esperienza personale.