Che Fatica!!!

Roberto Diana Luca  quasi in vetta alla Kuez
Regione: 
Valle D'Aosta
Gruppo montuoso: 
Alpi Pennine
Località: 
Punta Kurz - Mont Brulé
Difficoltà: 
PD-

La penultima uscita del 41esimo corso di alpinismo ci porta in Valle d’Aosta al rifugio Nacamuli per la due giorni su ghiaccio.

Siamo partiti da poco e già il tempo non sembra promettere niente di buono, infatti ancora  in autostrada ci becchiamo un bell’acquazzone  con tanto di grandine… (giusto per non farci mancare nulla!).

Non troppo ottimisti arriviamo alla diga di Place Moulin dove parcheggiamo e ci affrettiamo ad incamminarci verso il rifugio.

La “fortuna” vuole che la perturbazione segnalata per il pomeriggio anticipa e ci ritroviamo nel bel mezzo di un temporale che bagna quasi tutti fino alle mutande, quando ancora manca circa un’ora alla meta.

Finalmente raggiungiamo il rifugio dove possiamo  cambiarci,  scaldarci, rifocillarci  e nel frattempo sbuca di nuovo il sole. Passiamo quindi il resto della giornata all’aperto a ripassare i nodi ad esercitarci nella ricerca con l’A.R.T.VA e soprattutto a fare asciugare i vestiti!

Ma la vera fatica ci aspetta il giorno dopo e con la solita “fortuna” che mi ha accompagnato nel weekend, mi comunicano che sarò in cordata con “BeepBeep” Milesi e Vincenzo.                           

Infine ceniamo e giusto il tempo di riorganizzare gli zaini per il giorno successivo  si va a dormire (per modo di dire) ma  fortunatamente il russare in camerata non è stato così esagerato!

Domenica sveglia alle 4.00, colazione e preparazione del materiale  impegnano la prima ora  e  poi via, frontale in testa si parte  per il nostro obiettivo: il Mont Brulè                                                

Ci avviciniamo al Col Collon di buon passo e una volta arrivati ci leghiamo e indossiamo i ramponi. Partiamo per la Punta Kurz risalendo per un bellissimo panettone innevato prima e proseguendo su una splendida cresta “aerea”  fino in vetta.

Neanche il tempo di rifiatare e si riparte subito per il Monte Brulé, “BeepBeep” va come un missile e le mie imprecazioni accompagneranno la cordata per tutto il giorno.                                           

Si scende e si risale sempre a passo sostenuto senza mai perdere il ritmo, ad un certo punto mi guardo indietro e in lontananza vedo che le altre cordate non si muovono dalla vetta della Punta Kurz, ma non connetto molto e torno a pensare alla mia fatica.

Raggiungiamo la seconda vetta, due foto di rito e via indietro al rifugio per “riaffardellare” lo zaino e riprendere la strada verso l’auto, dove possiamo togliere definitivamente lo zaino e gli scarponi e dire: fatica finita! Tutti insieme ci fermiamo per la birra di rito e le mie imprecazioni scagliate al direttore sono ormai lontani ricordi. Ora i sorrisi la fanno da padrona.

Ringrazio tutti per lo splendido weekend, specialmente il mio trattorino di cordata che mi ha spronato fino al 101%!  Se non ci fosse stato lui a incitarmi non credo che sarei riuscito a salire… la testa mi diceva “che cosa stai facendo?!” e io le rispondevo “zitta e cammina!”

Renzo

25/06/2016
In vista del rifugio Nacamuli poco prima del temporale
Mercato Nacamuli!
Distacco di cornice dalla Becca d'Oren
La Punta Kurz (3.498m) vista dal rifugio
Qualcuno ... ripassa i nodi
Qualcuno ... ripossssa!
Alpinisti impavidi
Chiara e Simone a pochi metri dalla vetta della Kurz
Wladimiro in vetta alla Kurz (sullo sfondo la Becca d'Oren)
Giuseppe Renzo e Vincenzo procedono verso il Mont Brulé
I nostri eroi in vetta al Mont Brulé (3.591 m)
Fine della fatica!