La location di oggi sono Le Placchette del San Martino nello specifico settore destro e settore sinistro, falesia del Medale; roccia calcarea sulla quale oggi impareremo le manovre basi e la progressione in sicurezza della cordata.
Dopo una veloce introduzione di Alessio sul da farsi e su cosa in generale dovremmo portare a casa di positivo oggi, Ciccio ci divide sia in cordate allievo-istruttore sia per i settori a noi assegnati.
Io (Luca) oggi sarò con Alberto e scalerò nel settore destro, il luogo è affollato e dobbiamo sgomitare per ritagliarci il posto giusto per cominciare. Insieme a Michela-Stefano e Marco-Daniele cominciamo a vedere come allestire una sosta per far sicura al primo di cordata, le fessure buone non sono numerose e quindi le condividiamo con le altre 2 cordate. Stefano mostra come mettere un chiodo BUONO di cui fidarsi, oltre che mostrare ci fa ascoltare (i chiodi devono emettere un suono sempre più acuto man mano che vengono infissi); per passare poi alle protezioni veloci, 2 di quest’ultime fanno 1 chiodo!
Dopo una veloce lavata di capo da parte di Alberto per l’esser arrugginito sul nodo barcaiolo e mezzo cominciamo a far sul serio: lui partirà da primo, mi recupererà in sosta e poi faremo la prima doppia. In sosta siamo con Chiara e Alessio, non ci caleremo con una sola corda intera smezzandola, uniremo le due corde intere per poi sfruttarle accoppiate nella calata… come fanno i veri alpinisti con le mezze!
A terra, mentre sgranocchiamo un po' di frutta secca, ripassiamo ancora i nodi. Ora va già meglio, comincio a riprendere dimestichezza sia a farli nel moschettone che in mano.
La giornata, troppo calda per esser l’inizio di Maggio, comincia a volgere al termine. Ultimissimo tiro con calata per poi andare nel settore sinistro dove si terrà il briefing finale con “cadutometro” per render più concreto il fattore caduta. Come anticipato al mattino da Alessio oggi e nel corso gli istruttori cercheranno di insegnarci l’alfabeto da applicare per andare in sicurezza in ambiente ma poi dovremo esser noi a trovare la giusta padronanza dei mezzi per goderci al meglio questo nuovo lato più selvaggio delle montagne.
Piada e birrozza finale ci sta tutta!!!
Un grazie doveroso ad Alberto per gli insegnamenti e la pazienza, senza dimenticare il corpo docenti TOP.
Luca F.