Il mio grazie alla Montagna

A 26 anni piu che mai ti chiedi cosa vorresti fare nella tua vita, dove vorresti vivere, quali sono le scelte giuste per te. A volte le risposte a queste domande gia le sai, vivono dentro di te, ma servono certe persone speciali, persone che senti vicine e che sentono quelle tue stesse vibrazioni per farti emergere le risposte.

Queste persone sono qui di fronte a me ora e lo sono state per tutta l’estate appena passata, spiegandomi, (con risultati non tra i migliori) come si fa un nodo barcaiolo, come costruire una longe, come mettermi in sicurezza, ma piu di tutto mi hanno insegnato a rispettare, sognare, superare, affrontare e vivere la montagna.La montagna non é per tutti, la montagna ti sceglie. La montagna é una scelta.

La montagna é alzarsi alle 5 di mattina il sabato, per accompagnare un gruppo di scampanati che non sanno nemmeno come si mette un imbrago, la montagna é fare vedere 32 volte in una giornata come si fa un nodo, la montagna é, Milesi, arrivare prima di tutti a valle senza accorgersi di avere dimenticato gli scarponi al rifugio, la montagna é, Tiziano, urlare talmente tanto in parete con gli allievi da coprire le voci delle altre cordate, la montagna é, Peppo, presentarsi alla prima lezione e mostrare agli alunni le manovre con le scarpette bucate, la montagna é, Milesi di nuovo, organizzare le corde da portare ed accorgersi che ne manca una quando ormai sei con i ramponi sul ghiacciaio…

La montagna siete tutti voi qua davanti a me, che mi avete fatto capire che la montagna é la risposta a tutte le domande che una 26enne si pone:Cosa vorresti fare nella tua vita? Sperimentare la montagna, in tutte le sue formeDove vorresti vivere? In montagnaQuali sono le scelte giuste per te? La montagna 

Ringrazio questa splendida sezione del CAI per tutte le emozioni, I brividi, le paure, le gioie che mi ha trasmesso, ringrazio uno a uno gli istruttori:Roberto, Silvia, Giuseppe, Alberto, Alessio, Stefano, Andrea, Gianfranco, Daniele, Chiara, Daniela, Matteo, Marco, Carla, Federico, Simone, Luigi, Luca, Damiano, Tiziano, Tina, Giorgio, Manuel, Fabio, LeonardoE ne ringrazio alcuni in particolare a cui ho avuto la fortuna (un pò meno per loro) di essere affidata:

A Roberto e Tina, che, come una mamma e un papà, mi hanno seguito nei miei primi passi sul ghiacciaio, seguendomi caduta dopo caduta:

A Roberto Archesso, in arte Antonio Bandaeras e Silvia che mi hanno fatto toccare con mano per la prima volta la roccia e la corda e ricordo bene la prima discesa in corda doppia, quando non volevo calarmi e mi aggrappavo alla maglia di Banderas

Ad Alessio, una di quelle persone rare che hai la fortuna di incontrare, che ti da la forza di credere in te stessa e che con la frase “se ci credi, lo hai giá fatto” mi ha spronato a non dire mai più “non ce la faccio”.

21/09/2019
Grande Giulia!
Compagno di cordata
"Istruttore Alessio"